Dear Jack a SoundsBlog: “Ci aspettavamo di vincere Amici, ma non c’è delusione. Forse è andata meglio col premio della critica” (VIDEO)
La video intervista di SoundsBlog ai Dear Jack, pochi minuti prima di salire sul palco dei Music Awards 2014
Pochissimi minuti prima che salissero sul palco dei Music Awards 2014, premiati per l’oro dell’album Domani è un altro film, SoundsBlog ha rivolto alcune domande ai Dear Jack, la band che ha vinto il premio della critica ad Amici 13, venendo battuta nel rush finale soltanto da Deborah Iurato. Ecco cosa ci hanno detto Alex Bernabei (voce), Frank Pierozzi (chitarra), Lorenzo Cantarini (chitarra), Alessandro Presti (basso) e Riccardo Ruiu (batteria).
La prima domanda è: quale dei nomi dati da Miguel Bosè alla band durante il serale di Amici vi è piaciuto di più?
‘Dia Giak’, ma anche ‘Dià Bak’. A parte gli scherzi, Miguel ci ha trattati sempre come dei figli, per cui qualunque nome lui ci dia a noi va benissimo.
Avevate la sensazione che la vittoria di Amici fosse alla vostra portata? Voi eravate primi in classifica di vendite, Deborah quarta…
Quando sei lì, ad un passo dalla vittoria, speri sempre che il tuo nome e la tua foto compaiano nel grande schermo. Ma non c’è stata delusione, perché nel programma siamo tutti vincitori: il nostro disco è d’oro e sono felicissimo anche per Deborah, nostra grande amica.
Tra premio della critica e quello finale vi aspettavate più il secondo,però?
Sì, però per noi va benissimo anche il premio della critica, che per una band è molto importante. Abbiamo ricevuto complimenti anche a livello di band, basso, batteria, chitarre. Va benissimo così. Ragionandoci a freddo è stato un premio che assolutamente gradiamo. Forse lo vedremo tra un po’ di mesi, ma è possibile che per noi sia andata meglio così.
A differenza di tante altre band, nella vostra sembra che anche i musicisti abbiano il dono della parola. Ad Amici spesso avete preso posizione, anche contro il frontman Alessio…
Di solito il leader fa un po’ il dittatore della situazione, ma a noi non piace. Ognuno di noi ha le sue cose da dire, anche nelle interviste. Se la nostra forza deve essere band, siamo band.