Delain e Gentle Storm al Legend Club di Milano: foto-report del concerto
Una serata con cantanti bellissime e dotatissime: riviviamo lo show di Anneke e Charlotte (e relative band!)
Testo e foto sono di Eugenio Crippa, che ringraziamo per la collaborazione
Gli anni passano per tutti, e cosa ci resta alla fine di decine, per certi ‘irriducibili’ anche centinaia di concerti visti nel giro di una manciata di mesi? E nello specifico: cosa ci resta della serata trascorsa lo scorso 3 novembre presso il Legend Club di Milano in compagina della ex-singer dei The Gathering, Anneke Van Giersbergen, della sua band portata in giro in Europa a titolo The Gentle Storm (il progetto realizzato insieme al connazionale multi-strumentista Arjen Lucassen), e dei Delain (non ce ne vogliano i finnici Amberian Dawn, non sempre è possibile essere puntuali, specialmente se le band sono almeno tre e il locale è meneghino)? Più che la musica, si tende a ricordare certi particolari ‘collaterali’, che hanno caratterizzato la serata anche più del sympho-metal ottimamente confezionato e in quanto tale assolutamente commerciale della band capitanata da Charlotte Wessels.
Gli amici ‘concertisti’, la pioggia, e quelle poche parole scambiate con Anneke a fine concerto e… beh, l’amarezza nel constatare che le allieve superano le maestre, almeno dal punto di vista delle vendite, dato che è spesso quell’aspetto a determinare chi ha il diritto di chiudere le danze. Più ricavi, più fan, simple as that. Questo si ricorda innanzitutto. E poi anche quanto si è sofferto nello starsene tutti accovacciati in quel varco largo 40cm, tecnicamente chiamato photopit, a catturare istanti preziosi durante la performance dei Delain. E, ora che ci viene in mente, anche quello scricciolo della chitarrista Merel Bechtold, sul palco con entrambe le formazioni: ufficialmente parte degli headliner, è stata presa in prestito anche da Mrs. Giersbergen per il suo spettacolo, insieme ad un’altra piccola star del panorama goth-metal, la voce degli Stream of Passion Marcela Bovio. Quest’ultima resta spesso in disparte, in posizione arretrata di fianco alla batteria, svolgendo egregiamente il suo compito di accompagnamento. Per la cronaca, i retaggi del periodo The Gathering sono due, e rispondono al nome di “Eléanor” e “Strange Machines”.
Il pubblico è abbastanza variegato e molto partecipe, specialmente nelle primissime file durante il concerto dei Delain i quali, intendiamoci, amano chiaramente la musica che suonano, e sanno coniugare egregiamente melodia e aggressività. Dal punto di vista dell’impatto sul pubblico hanno sicuramente vinto loro, se consideriamo appunto le sentite lacrime versate per l’emozione da alcune partecipanti; se invece vogliamo dare a Cesare ciò che è di Cesare, non resta che fare una cosa: tornare indietro nel tempo alla decade 1996-2006, con un adeguato album in sottofondo, e riascoltare quelle canzoni che all’epoca avevano trascinato al pianto anche le generazioni più stagionate. Da questa prospettiva, forse nessuna allieva sarà mai in grado di superare la Maestra. You know what I’m talkin’ about.