Diego Mancino “Milano e l’impossibile” (video)
“Sapessi com’è strano, sentirsi invisibile a Milano”Lo scorso anno era uscito un po’ in sordina il terzo disco solista di Diego Mancino “L’evidenza”, da cui è tratto questo video di “Milano e l’impossibile”, quasi una risposta attuale e malinconica alla celebre “Innamorati a Milano” (ricordate Memo Remigi? O forse la versione di Ornella Vanoni?).Curiosa la
“Sapessi com’è strano, sentirsi invisibile a Milano”
Lo scorso anno era uscito un po’ in sordina il terzo disco solista di Diego Mancino “L’evidenza”, da cui è tratto questo video di “Milano e l’impossibile”, quasi una risposta attuale e malinconica alla celebre “Innamorati a Milano” (ricordate Memo Remigi? O forse la versione di Ornella Vanoni?).
Curiosa la storia di Mancino. Classe ’70, da ragazzo suona in gruppi tra il punk e il rock ma il suo nome comincia a circolare verso i 35 anni, quando con il secondo album solista “Cose che cambiano tutto” si fa notare (e apprezzare molto) nel variegato mondo della nostra musica indie.
Di lui colpiscono il timbro della voce molto originale e la costruzione spesso ardita delle canzoni. Invenzioni melodiche e giochi armonici sono segno distintivo delle sue composizioni vestite con eleganza mista a un certo sapore di rock, nonostante il genere su cui si muova oggi sia più vicino alla canzone d’autore.
Qualcuno lo conosce come voce cantante nel brano “Idee stupide” di Fabri Fibra: una collaborazione inaspettata ma decisamente efficace.
Così il cantautore racconta questo nuovo video:
“Milano e l’impossibile” è una corsa notturna per questa città, una Milano uggiosa e lisergica, dove ad essere invisibile non sono solo io, Diego Mancino, ma la città stessa per quello che viene comunemente rappresentata.
Ho chiesto ad alcuni amici di partecipare. Le persone che frequento, con cui condivido l’impresa di fare musica e poesia in una città che appare insensibile e cieca, ma che ospita molti artisti e molte tensioni culturali, spesso nel disinteresse generale.