Dimora naturale, Laura Pausini duetta con la figlia Paola: testo, significato, ascolta la canzone
Laura Pausini insieme alla figlia Paola nel brano “Dimora naturale”: testo e significato della canzone, ascolta il pezzo su Soundsblog
Dimora naturale è una canzone di Laura Pausini presente nel nuovo album “Anime parallele“. Un brano speciale, in duetto con la figlia Paola, nato spontaneamente durante la registrazione in studio, come racconta la stessa Laura. Qui sotto potete ascoltare il pezzo, leggere testo e significato.
Laura Pausini e Paola Pausini, Dimora naturale, Significato, ascolta la canzone
Ecco le parole di Laura Pausini nel parlare della nascita del brano:
“Era l’8 luglio 2023 e avevo appena finito di cantare questa nuova canzone. Paola, mia figlia, è entrata in studio e mi ha chiesto di ascoltarla e poi ha voluto sapere a chi l’avessi dedicata (lei sa che le mie canzoni sono sempre dedicate a qualcuno).
Le ho detto che era scritta per lei e mi ha guardata felice. Poi mi ha chiesto di cantare con me i cori, e io, orgogliosa, le ho messo le cuffie e le ho tenuto la mano mentre cantava… fiera di lei… soprattutto perché ha cantato delle piccole parti da solista di sua spontanea volontà che mi hanno emozionata come mai prima. Da quando 10 anni fa è arrivata, ha dato modo di mettere delle nuove fondamenta alla casa della mia vita. Nuove stanze, nuove pareti, nuovi colori e sensazioni.
Tutti noi sappiamo che esistono persone speciali nelle nostre vite, tanto speciali che sono davvero la nostra casa ovunque noi siamo, ogni volta che ci abbracciano e vivono in noi.
La condivido con voi dopo averle chiesto il permesso e spiegandole che anche se non è un singolo, per sempre rimarrà inciso il ricordo di quella serata insieme che nessuno mai ci potrà portare via.
Speriamo vi piaccia”.
Cliccando qui potete ascoltare l’audio di “Dimora naturale” su YouTube
Laura Pausini e Paola Pausini, Dimora naturale, Testo della canzone
Mi sono affacciata sul mondo attraverso i tuoi occhi
E ho riletto con te la mia storia dentro i miei ricordi
Ché lo sai, di scambiarsi la pelle non succede a molti
Di entrare ancora sotto nuove coperte, di sentirsi accolti
Anime nei corpi
Ho percorso i tratti del tuo viso come fossero autostrade
Sulle curve di un sorriso, piano senza accelerare, ho
Quell’impressione così ricorrente che ci capiamo da sempre
Ed io, ti ho chiamato casa dal primo momento
Tu il soffitto ed io il pavimento
E le pareti portanti sono un sentimеnto
Le tue braccia la stanza dove mi addormеnto
E se mi stringi non c’è un altro posto dove vorrei andare
Dove vorrei abitare
In questo tempo dove tutto cade
Tu sei la mia dimora naturale
Perché sei il posto più bello che ho visto sulla mappa del mondo
Quello che fra tutti preferisco, in cui farò sempre ritorno
E ti ho sentito a me uguale da sempre, dal primo giorno
E non ci siamo lasciate le mani neanche per un secondo
Ho traslocato così tante volte che ora sento ancora l’eco
Delle stanze vuote, di ogni sogno che ho lasciato indietro, e
Quel bisogno di qualcuno che dorme accanto a me nella notte
Ed io, ti ho chiamato casa dal primo momento
Tu il soffitto ed io il pavimento
E le pareti portanti sono un sentimento
Le tue braccia la stanza dove mi addormento
E se mi stringi non c’è un altro posto dove vorrei andare
Dove vorrei abitare
In questo tempo dove tutto cade
E da quando tu mi abiti
Da quando tu mi abiti
So che i tuoi respiri posso sentirli da dentro
Seduti lì negli angoli
Seduti lì negli angoli
Dove non esiste il rumore del tempo
E dimmi che rimani qui
Che rimani qui
Perché io ti ho chiamato casa dal primo momento
Tu il soffitto ed io il pavimento
E le pareti portanti sono un sentimento
Le tue braccia la stanza dove mi addormento
E se mi stringi non c’è un altro posto dove vorrei andare
Dove vorrei abitare
In questo tempo dove tutto cade
Tu sei la mia dimora naturale