Donald Trump Presidente degli Usa: le reazioni dei musicisti metal
La vittoria di Donald Trump ha fatto imbestialire la maggior parte della comunità metal americana. Ecco le prime reazioni via Twitter…
Ammettiamolo: non si aspettava nessuno che Donald Trump diventasse il 45esimo presidente degli Stati Uniti d’America. E ancora meno persone se lo auguravano, soprattutto in campo metal – una cultura in cui c’è solitamente poca tolleranza per razzismo, omofobia, misoginia. A molti non piaceva Hillary Clinton, ma la si dava come “male minore”. Le reazioni, quindi, sono state molto pesanti.
Ha aperto le danze Corey Taylor degli Slipknot, che chiama la sua nazione “dannatamente stupida e piena di odio”, al punto da esserne disgustato.
I didn't think my country could be this fucking stupid or hateful.
I'm disgusted.
I won't tell you 'I told you so' when he tries to fuck you— Fucker McFuckerface (@CoreyTaylorRock) November 9, 2016
Maynard Keenan dice che l’America si merita tutto quel che succederà.
We all deserve what comes next. Good luck.
— Maynard J Keenan (@mjkeenan) 9 novembre 2016
Scott Ian degli Anthrax si affida ai viaggi nel futuro.
Hey guys relax. I'm 17 hours in the future here in Japan and everything is OK.
— Scott Ian (@Scott_Ian) 9 novembre 2016
Nikki Sixx ha chiesto se può costruire un muro intorno a sè stesso.
Can I build a wall around myself? #WritingLyrics
— ❌❌Nikki Sixx ❌❌ (@NikkiSixx) November 9, 2016
Dj Ashba, compagno di Nikki Sixx nei SIXX AM, la vede diversamente, e festeggia riprendendo il motto di Trump: “Make America great again”
Congrats to our 45th President @realDonaldTrump MAKE AMERICA GREAT AGAIN! #UnitedWeStand #DividedWeFall #ElectionNight
— DJ ASHBA (@DjASHBA) 9 novembre 2016
Tommy Lee, ex-socio di Nikki Sixx nei Motley Crue, è incredulo: “Ma che cazz* è successo?”
What the actual fuck is happening? ?
— T❍mmy L33 (@MrTommyLand) 9 novembre 2016
Chester Bennington dei Linkin’ Park è stato molto conciso e diretto.
FUCK
— Chester Bennington (@ChesterBe) November 9, 2016
Wes Borland, chitarrista dei Limp Bizkit, si vergogna di essere americano.
Ashamed to be an American
— Wes Borland (@wesborland) November 9, 2016
Mike Portnoy fa un nefasto paragone numerologico con le date: 9/11 (Undici Settembre – 2001 ovviamente) e 11/9 (Nove Novembre… la data dell’incoronazione di Trump).
9/11 & 11/9
The two biggest moments in US history in my lifetime…— Mike Portnoy (@MikePortnoy) November 9, 2016
Lzzy Hale cerca di dare la carica a tutti i bastonati, dicendo di essere una “ambasciatrice del rock and roll” in favore di lesbiche, trans, gay, uomini, donne.
— Lzzy Hale (@LZZYHALE) November 9, 2016
Paolo Gregoletto dei Trivium spera che lo staff di Trump lo tenga a bada, in questa nuova epoca della storia americana.
A new epoch in American history has begun, for better or worse. Hope cooler heads prevail over the next few months on all sides.
— Paolo Gregoletto (@TriviumPaolo) 9 novembre 2016
Josh Freese ritiene “assurdo” l’uomo eletto dagli Americani.
There's your guy America. One word, Preposterous. Just utterly preposterous. Nighty night. https://t.co/kSUxsdirJo
— Josh Freese (@joshfreese) 9 novembre 2016
Il post verrà aggiornato durante la giornata, nel frattempo qui sotto potete vedere le reazioni di altri cantanti, nella sfera pop…