Donatella Rettore: “Dedicherei ‘Splendido Splendente’ alla Meloni perché faccia tornare questo Paese splendente” (video)
Ecco le dichiarazioni di Donatella Rettore su Giorgia Meloni nell’intervista a “La confessione” di Peter Gomez
Donatella Rettore sarà ospite di Peter Gomez nella puntata de “La confessione”, in onda venerdì 16 giugno 2023 sul Canale 9 alla 23.45. In queste ore sono uscite le prime indiscrezioni e anticipazioni sulle dichiarazioni della cantante.
Tra le confessioni, un augurio particolare rivolto alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni:
“Giorgia Meloni? Spero che faccia del suo meglio e che si dia da fare per far rinascere questa Italia perché gli italiani hanno bisogno di crederci ancora”
Ecco la risposta con l’endorsement alla Meloni nella risposta al direttore de ilfattoquotidiano.it che le chiedeva come mai avesse detto:
“Dedicherei Splendido splendente alla Meloni perché faccia tornare questo Paese splendente‘”
Al dubbio di Gomez se lo avesse fatto per “salire sul carro della vincitrice”, la Rettore ha risposto così, scherzando inizialmente:
“No, io non salgo su nessun carro e su nessun paracarro. Io voglio la Bentley oppure voglio una bellissima macchina cabrio, perché amo le macchine decappottabili. Siccome lei ha vinto e ha questo potere in mano, io tifo per l’Italia. Io sono italiana e non sono così masochista da tifare contro la Meloni. – ha proseguito – Spero che faccia del suo meglio e che si dia da fare per far rinascere questa Italia perché gli italiani hanno bisogno di crederci ancora, sennò se ne vanno via tutti e perdiamo tantissimi cervelli”
Le dichiarazioni di Donatella Rettore su Giorgia Meloni arrivano a distanza di qualche settimana dalle polemiche nate intorno ad Arisa che aveva apprezzato la figura della Presidente del Consiglio, finendo travolta dalle critiche del mondo Lgbtq+
“Sì. Questa cosa mi verrà contro. Perché una volta ho fatto un discorso per Le Iene dove iniziavo questo discorso dicendo che Giorgia Meloni mi piaceva e tutti i miei amici mi hanno sconsigliato di fare questo discorso perché tutti quanti mi avrebbero additato secondo i miei amici come fascista”.