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Dream Theater nuovo disco 2013: copertina e tracklist del ‘self-titled’

Rivelate nuove informazioni sull’attesissimo nuovo album della band prog-metal, in uscita il 23 Settembre.

pubblicato 12 Luglio 2013 aggiornato 30 Agosto 2020 06:26

Il dodicesimo album in studio dei Dream Theater sarà un self-titled, ovvero un disco che porta il nome stesso della band, senza altri nomi o titoli. La copertina, quindi sarà elegante, senza scritte: solo il Majesty symbol (ovvero il logo dei DT), ed un suggestivo pianeta a fare da sfondo. Spetterà all’ascoltatore, quindi, riempire quel buio (e quella luce) con un nome e con le proprie emozioni, ascoltando i nove brani che comporranno l’opera (alcuni di essi, come sempre, divisi a loro volta in suite elaborate con un proprio nome).

Il disco uscirà il 23 Settembre 2013, e questa è la tracklist:

1. FALSE AWAKENING SUITE
i. Sleep Paralysis
ii. Night Terrors
iii. Lucid Dream
2. THE ENEMY INSIDE
3. THE LOOKING GLASS
4. ENIGMA MACHINE
5. THE BIGGER PICTURE
6. BEHIND THE VEIL
7. SURRENDER TO REASON
8. ALONG FOR THE RIDE
9. ILLUMINATION THEORY
i. Paradoxe de la Lumière Noire
ii. Live, Die, Kill
iii. The Embracing Circle
iv. The Pursuit of Truth
v. Surrender, Trust & Passion

Sarà il primo lavoro con il contributo del batterista Mike Mangini, visto che il musicista aveva già lavorato sul precedente A Dramatic Turn of Events, senza però poter comporre nulla visto che il disco era stato scritto mentre ancora si cercava il sostituto di Mike Portnoy. Vedremo cosa apporteranno alla creativià dei Dream Theater le idee del loro nuovo membro, perfettamente inserito in lineup da ormai due anni e acclamatissimo dai fan.
Riguardo al lavoro di Mangini, John Petrucci ha detto:

“Quando le persone ascolteranno la batteria su questo disco, andranno fuori di testa. Sull’ultimo disco Mike aveva fatto un gran lavoro, ma non aveva contribuito alla scrittura e stava interpretando la parte che avevo scritto io. Anche se aveva utilizzato la sua creatività e aveva cambiato dei passaggi, la struttura era quella. Ma ora penso che si possa ascoltare un Mike Mangini senza limiti. Il lavoro è tutto suo, è tutta la sua creatività, tutte le decisioni sono sue… e quel ragazzo è una bestia!”

Del disco non si sa nient’altro, se non che conterrà un pezzo interamente strumentale – il primo dai tempi di Train of Thought, nel 2003.

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