Eluveitie a Milano: foto-report del concerto al Legend Club
Serata intima ma memorabile per gli amanti del folk-metal. Wind Rose e Skalmold in apertura per gli svizzeri…
Lunedì è in generale il giorno della settimana più odiato da buona parte della popolazione mondiale ‘facebook-munita’, quella che in sostanza, come un fumatore incallito si accende meccanicamente una sigaretta, sente istintivamente il bisogno di ricordare al resto del mondo quanto sia difficile tirare avanti, specialmente dopo una domenica dominata dalla spensieratezza. Ma la musica, indipendentemente dal genere, ha in questo caso un effetto benefico: fa dimenticare, almeno per poche ore, le fatiche della vita, e trasforma le serate infrasettimanali in imperdibili eventi. Eugenio Crippa ci racconta (con parole e foto) della serata di Lunedì 9 Febbraio 2015…
Per molti indubbiamente trascurabile, la serata di lunedì 9 febbraio è stata invece probabilmente, per le 250 persone circa assiepatisi presso il Legend Club di Milano, di quelle attese da tempo, nonché da ricordare a lungo. Fa uno strano effetto vedere gli svizzeri Eluveitie, una band di ben otto elementi che può addirittura permettersi un tour bus personalizzato con un logo frontale gigante, suonare in un contesto così ridotto, dopo averli visti di fronte a migliaia di persone qualche anno fa in occasione del bergamasco Fosch Fest patrocinato dai nostrani Folkstone. Ma in quell’occasione l’ingresso era gratuito, mentre in questo caso gravitava intorno ai 30 Euro… per non parlare dei prezzi del merchandise, che almeno in queste situazioni ci si aspetterebbe un minimo contenuti.
Il menù della serata prevede sano metallo epico servito in varie salse: un antipasto Made in Italy, ad opera dei pisani Wind Rose, che propongono una variante power/sinfonica: un monolite tiratissimo, che alimenta l’appetito, in larga parte saziato dagli islandesi Skálmöld, sestetto dalla personalità decisamente più marcata. Il loro è un ‘mischione’ da cui spesso affiorano melodie che ricordano gli Amorphis, riff che rimandano al classico thrash di scuola Metallica / Slayer, o ancora giri di chitarra ereditati dagli Iron Maiden. Il tutto cantato in lingua madre; ma si sa, in questi casi è la musica a prendere il sopravvento, e il risultato non è per niente trascurabile. Girando in rete li troverete fotografati anche in ‘versione calcistica’: un look del tutto inusuale rispetto alla proposta musicale, ma sappiamo bene anche che in certi contesti a prendersi troppo sul serio si finisce per risultare ridicoli. Gli Skálmöld agiscono dunque di contropiede, con una dose auto-ironica che non può che renderli simpatici.
Ai navigati Eluveitie spetta chiudere le danze, con un lungo set che si dipana attraverso oltre un’ora e mezza e quasi venti canzoni, molte delle quali estratte dal recente “Origins”. E qui ci scuseranno i fan e i puristi, ma al loro mix di melodie folk, suonate con largo uso di strumenti acustici (arpa, violino, hurdy-gurdy, nonché una vasta gamma di flauti), e death metal melodico (che rievoca più volte i Dark Tranquillity di un temo), abbiamo preferito decisamente l’attitudine meno seriosa e più genuina dei colleghi islandesi. Dalla novità rappresentata agli esordi si è passati, con lo scorrere degli anni, a un esercizio di routine, che ha mantenuto gli Eluveitie sostanzialmente sugli stessi binari di sempre, generando un effetto curioso: i voti delle recensioni sono mediamente calati, album dopo album, ma la loro macchina folk/celtic-metal continua a mietere vittime e a portare la band costantemente in tour, non solo nei già vasti confini europei. La parentesi più interessante dello show è dunque quella meno canonica: il singolo “The Call of the Mountains”, già offerto in sede promozionale in versione ‘multilingua’, è cantato in un eccellente italiano dalla giovane Anna Murphy, comunemente addetta al già menzionato hurdy-gurdy e ai cori.
Nota a margine: nonostante il Legend Club abbia una resa acustica in generale più che buona, durante il concerto degli Eluveitie per chi era posizionato sul lato destro del palco era sostanzialmente impossibile udire in alcun modo i suoni delle chitarre e del basso. In sostanza, non ci si spiega cosa ne abbia potuto giovare chi è rimasto attaccato alle transenne da quell’angolazione… un orrendo miscuglio drum’n’folk con vocalizzi death a sovrastare il tutto!
Skalmold @ Legend Club Milano 2015 – photos by Eugenio Crippa
Eluveitie @ Legend Club Milano 2015 – photos by Eugenio Crippa
Setlist (Eluveitie):
King (Origins)
Nil (Everything Remains as It Never Was)
From Darkness (Origins)
Thousandfold (Everything Remains as It Never Was)
AnDro (Spirit)
Sucellos (Origins)
Omnos (Evocation I – The Arcane Dominion)
The Call of the Mountains (Origins – in italiano)
The Nameless (Origins)
Inception (Origins)
Hope (Helvetios)
Kingdom Come Undone (Everything Remains as It Never Was)
Alesia (Helvetios)
The Silver Sister (Origins)
Carry the Torch (Origins)
A Rose for Epona (Helvetios)
Quoth the Raven (Everything Remains as It Never Was)
Havoc (Helvetios)
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Helvetios (Helvetios)
Inis Mona (Slania)