Emis Killa: “The Voice? Non sono incoerente, ci vado da artista affermato”
The Voice 2016, Emis Killa tacciato di incoerenza. Il rapper risponde su Facebook.
Qualcuno ricorda il brano Familia di Emis Killa con Jamil (se no, potrete ascoltarlo in alto)? Se sì, vi ricorderete anche la frase ‘non ho preso scorciatoie, ai talent show io ci vado da ospite’. Quando Emis Killa ha annunciato di aver accettato la proposta di Rai 2 per diventare uno dei nuovi coach del talent The Voice of Italy, questa frase è stata fatta tornare in auge dagli haters del rapper. Ora, quando mancano poco più di 24 ore al debutto della nuova edizione del programma, Killa ha deciso di prendersi 30 secondi per dire la sua su Facebook:
“Vorrei chiarire le idee a tutti quelli che mi scrivono sotto i post inerenti a The Voice “non ho preso scorciatoie, ai talent show io ci vado da ospite”, citandomi e alludendo all’incoerenza. Vorrei spiegarvi che il senso di quella barra era non andarci da concorrente, e infatti non sto prendendo una scorciatoia per farmi conoscere, ci sto andando da artista affermato, gia’ conosciuto, ancora più che se fossi un ospite. Che brutto quando non capite le rime oh”.
Già un anno fa Killa aveva spiegato il senso di quella frase: “Non ce l’ho ne con Marra, ne con Fedez, ne con J-ax e via dicendo. Mi riferisco a tutti i rapper che ai talent show ci sono andati da concorrenti (Spit è escluso da questo discorso poiché non lo reputo un talent ma un contest di freestyle). Questo perché negli ultimi anni il pubblico del Rap è diventato come quello delle boyband di qualche anno fa, la maggior parte dei fan non conosce nulla a parte i singoli in radio e confonde chi ha background con chi è uscito l’altro ieri da un programma televisivo. Con questo non condanno chi ha fatto le sue scelte, ognuno è libero di giocarsi le sue carte come vuole, e sono contento per chi è riesce a realizzarsi prendendo una ‘scorciatoia’, solo non mi va di essere accomunato a loro. Io faccio parte di quelli che c’erano già, e sono arrivati qui facendo la gavetta, i mixtape, le battle, le jam e altre cose di cui tanti non sanno nemmeno che esistono. Lo stesso discorso vale per gli stessi Fedez, Marra, Ax e altri, e il fatto che molti pensino subito al dissing mi scoraggia, significa che non sapete nulla neanche del loro background. Ripeto, rispetto le scelte di tutti, ma non fate confusione, alcuni di noi si sono costruiti un percorso in anni di lavoro, altri sono in classifica grazie al televoto. Non dico che siamo meglio noi, dico solo che siamo diversi”.
Capitolo chiuso? Che noia.