Home Emma Emma Marrone su Suor Cristina, Conchita Wurst e l’Eurovision 2014. E aggiunge: “Basta social network. Starò in silenzio per un po’”

Emma Marrone su Suor Cristina, Conchita Wurst e l’Eurovision 2014. E aggiunge: “Basta social network. Starò in silenzio per un po’”

Lunga confessione di Emma che risponde alle critiche e alle offese delle quali è stata protagonista negli ultimi giorni

pubblicato 15 Maggio 2014 aggiornato 15 Ottobre 2020 17:43

Proprio recentemente, Emma Marrone ha postato un messaggio su Facebook per replicare alle ultime voci che l’hanno accompagnata:

“Solo chi nella vita non fa mai niente e si nasconde dietro le spalle di qualcun altro non rischierà mai di essere giudicato. È più semplice puntare il dito contro gli altri con violenza piuttosto che donare una carezza, una pacca sulla spalla di incoraggiamento. Sono un tiro al bersaglio facile, persino la croce rossa e il suo detto arrossiscono di fronte ai colpi che da anni continuo a incassare, da parte di tutti.. Ma proprio tutti! Nonostante tutto io non riesco a odiare nessuno, nemmeno il mio peggior nemico. Nonostante tutto cammino a testa alta, ingoio le lacrime e mi lecco le ferite. Nessuno farà incattivire il mio cuore di bambina selvaggia e pulita. È facile correre con il vento sempre a favore .. E qualcuno che ti fa da paravento. Io sono io e non cambierò per niente e nessuno al mondo .. Continuerò a correre controvento. Continuerò a rispondere alla cattiveria con il mio miglior sorriso. Continuerò a non aver paura del buio accendendo tutte le luci dell’anima. Io sono diversa .. Io voglio bene a tutti .. Si proprio a tutti !! Emma”

Poco prima dell’Eurovision non aveva dato chance a Conchita Wurst senza barba, successivamente era stata criticata (poi tutto quanto smentito) dalla band che aveva suonato per lei. Insomma, non sono state giornate sicuramente facili. E così, Emma ha deciso parlare in prima persona, in un’intervista pubblicata su Repubblica, per fare chiarezza una volta per tutte su tutti i temi al centro delle polemiche.

Partendo da Conchita Wurst ha specificato:

“Che ha la barba e una bella voce (…) Hanno detto che ho rosicato perché ha vinto Conchita Wurst. Scherziamo? Ero ospite da Cattelan qualche settimana fa e mi hanno fatto mettere la barba. Non rosico perché ha vinto Conchita, l’unica foto che ho chiesto è con lei. Alla festa di apertura all’Eurovision song, ci siamo scambiate i dischi: la barba mi ha colpito ma ha anche la voce. Mi ha battuto lei e gli artisti di altri venti paesi”

Lei stessa ammette “qualche difficoltà” con l’inglese. Sperava (I hope… il video) di uscirne bene. Ahimè, non è andata così:

“Non ho mai studiato lingue nella vita, giusto un po’ di francese a scuola. Non ho mai detto di essere bilingue… Piuttosto che farmi tradurre, mi sono detta: proviamo a dire quattro parole. Mi sono buttata, pensavo di essermela cavata, lo so di non avere l’accento di Oxford”

Poi, aria di pace anche per la critica a Suor Cristina. Tutto apparentemente risolto come dichiarato al quotidiano:

“Mi sono chiarita con J-Ax e vorrei spiegare una volta per tutte che non ho mai attaccato Suor Cristina e The voice: non ho mai giudicato nessuno perché sono sempre stata giudicata. Dico solo, e chiudiamo l’argomento, che il detto l’abito ‘non fa il monaco’ deve valere per tutti”.

Se a livello personale ed emotivo non è semplice impedire alla tristezza di avere la meglio, in ambito professionale, invece, tutto procede nel migliore dei modi: il concerto di Laura Pausini a Taormina del quale sarà ospite (e trasmesso in tv il 20 maggio 2014) e poi l’Arena di Verona, in una collaborazione musicale con Alessandra Amoroso. Infine, ecco apparire il lato più “insicuro”, fragile e anche umano di Emma Marrone, forse troppo spesso sopraffatta dalla sua aria ‘aggressiva’, nel ricordare quando veniva derisa per le tutine che indossava durante i concerti:

“Che sembravo il Gabibbo, e anche che sembravo uscita dai Teletubbies. Non l’ho mai detto ma ora lo voglio dire perché ero costretta a mettermi ‘ste tutine. Mi avevano rioperato all’utero, perché ho avuto un tumore, portavo una guaina che partiva dall’inguine fino allo sterno. Pensavano che non sarei riuscita a farle quelle quindici date del tour… Ennio Capasa mi ha aiutato, si è messo alla ricerca del tessuto più elastico e morbido per i costumi. Lo vede? A volte ci sono scelte dovute più che volute (…) “Sto veramente male, non riesco a dire ‘me ne frego’ quando parlano male di me, sapevo di dover mettere in conto tante cose, ma questo è un mondo che non mi perdona niente. È come se non mi avessero mai perdonato di essere uscita da un talent e la mia vita personale. Salgo su un palco in jeans e stivali e dicono che sono una camionista, mi metto un vestitino e sono sempre una camionista. Lo so che non si può piacere a tutti, ma preferirei un po’ d’indifferenza”

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