Eros Ramazzotti a Vanity Fair: basta gossip e canzoni d’amore
Eros Ramazzotti. Pensate a questo nome per 10 secondi. Fatto? Adesso provate a dire la prima cosa che vi è venuta in mente. Sono certo che molti di voi hanno pensato (come me) Michelle Hunziker. Questo cosa vuol dire? Che Eros Ramazzotti oggi è ricordato tanto per la sua musica quanto per la sua iconica
Eros Ramazzotti. Pensate a questo nome per 10 secondi. Fatto? Adesso provate a dire la prima cosa che vi è venuta in mente. Sono certo che molti di voi hanno pensato (come me) Michelle Hunziker. Questo cosa vuol dire? Che Eros Ramazzotti oggi è ricordato tanto per la sua musica quanto per la sua iconica storia d’amore con la bionda soubrette. E per Eros questo è un male.
Il gossip l’ha reso non più un cantante come tanti altri (qualcuno si è mai preoccupato troppo della vita sentimentale di Irene Grandi?) ma un personaggio oggetto del pettegolezzo. In una recente intervista sull’ultimo numero di Vanity Fair, Eros dice basta a tutto questo, dimostrandosi stufo dell’essere continuamente ripreso dai media per quella sfera, che tanto interessa il pubblico, sfera alla quale vuole davvero poter voltare le spalle per sempre.
E così sembra che nel prossimo album voglia aggirare la tematica amore, affinchè nessuno non tenti (come spesso ho fatto anche io, mea culpa) di cercare tra le righe dei suoi brani qualche messaggio cifrato alla sua ex amata. Eros è però anche uno che ritiene che ci si possa innamorare davvero e con forza una sola volta nella vita, e questo da da pensare sul fatto che Michelle oggi sia davvero solo un bel ricordo del passato.
Che a qualcuno interessi solo la sua “fetta” umana e meno quella professionale poco importa. Considerate che la sua carriera conta 25 anni di successi, brani d’esportazione, collaborazioni con i più grandi della musica e un archivio di videoclip realizzati da grandi registi italiani e internazionali, tutti recentemente mostrati al premio Videoclip Italiano cominciato lo scorso 19 novembre allo Iulm di Milano. Alla fine ci piace pensare, detto in tutta onestà, che per far carriera nella musica oggi serve un po’ di tutto. Il gossip e il talento, la bravura artistica e il fascino creato dai media. E infatti è primo in classifica.
Ultima nota, giusto per il colpo al cerchio e quello alla botte: tra i brani classici italiani conosciuti all’estero più odiati dal nostro pubblico, è risultato smaccatamente primo con il brano “Musica è” e il 23 per cento dei voti. Come dire: odi et amo.