Home Eros Ramazzotti Eros Ramazzotti : “Il Tour 2009 di livello internazionale. Vorrei cantare il blues, ma poi mi tirano i pomodori…”

Eros Ramazzotti : “Il Tour 2009 di livello internazionale. Vorrei cantare il blues, ma poi mi tirano i pomodori…”

Le date italiane del Tour mondiale che impegneranno Eros Ramazzotti tra la fine di quest’anno e l’inizio del 2010 sono note già da tempo, la prevendita dei biglietti procede senza intoppi e l’attesa dei fan si fa sempre più grande via via che si avvicina il giorno del debutto (21 ottobre,Rimini).A ingolosirli ulteriormente c’ha pensato

pubblicato 11 Ottobre 2009 aggiornato 16 Ottobre 2020 16:29


Le date italiane del Tour mondiale che impegneranno Eros Ramazzotti tra la fine di quest’anno e l’inizio del 2010 sono note già da tempo, la prevendita dei biglietti procede senza intoppi e l’attesa dei fan si fa sempre più grande via via che si avvicina il giorno del debutto (21 ottobre,Rimini).

A ingolosirli ulteriormente c’ha pensato lo stesso Eros nell’intervista pubblicata stamattina sul sito del CorSera, in cui sono stati svelati dettagli su produzione, scenografie e contenuti dei concerti. Eccovi qualche estratto:

“Mettiamo in piedi una cosa quasi impossibile per un italiano [….] Il regista Serge Denoncourt viene dal Cirque du Soleil, e nello staff ci sono persone che hanno lavorato con Justin Timberlake, Killers, Pink Floyd e Depeche Mode. [….]Suoneranno musicisti come Gary Novak che suona la batteria con Chick Corea e Alanis Morissette, Everette Harp che è un maestro del sax e un chitarrista come Michael Landau [….] Il palco sarà imponente : otto container che si muovono, girano su sè stessi, si aprono a creare nuovi ambienti, ruotano e fanno anche da schermi. [….] Si è voluta richiamare l’immagine del porto, della vita vissuta. Sarà una sfida fra me e il palco; se ti costruiscono attorno qualcosa di gigantesco poi ci devi saper stare dentro bene”.

Il tutto si svolgerà all’interno di strutture medio-grandi come palasport ed arene:

“Non amo gli stadi. È bello l’ambiente che si crea, c’è calore, ma quando li ho fatti non sentivo bene la musica, non vedevo l’ora di finire. Suono in uno stadio quando non esistono altre strutture e purtroppo in Italia la musica è bistrattata”.

Interessante infine la dichiarazione resa ad Andrea Laffranchi sul tipo di musica che fa e quella che vorrebbe fare. Anche qui sulle pagine di SoundsBlog si è discusso parecchio di stagnazione artistica, mancanza di sperimentazioni, idee in stile “usato sicuro” per garantire (e garantirsi) successi e quattrini. Leggete cosa dice al riguardo Eros:

“Io sono nato blues, sono nero. Ma in Italia che fai? Canti blues? No!
Vorrei fare un tour per locali. Poi però la gente, abituata a un cliché, si mette a tirare pomodori”.

Dite che ha ragione?

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