Extreme, Nuno Bettencourt a Blogo: “La gente ha tempo solo per i dischi-capolavoro”
Il chitarrista parla dei 25 anni di Pornograffitti, di un nuovo disco… e di cosa farebbe se fosse James Hetfield.
Manca meno di un mese alla tappa italiana del Pornograffitti 25th Anniversary Tour, che l’8 Giugno vedrà gli Extreme suonare per intero il loro disco del 1990. Un tour che ormai è in giro da un anno, ma ancora la band non accenna a perdere il proprio entusiasmo a proporre, brano dopo brano, tutto l’album, aggiungendo una spruzzata di greatest hits nei bis.
Abbiamo raggiunto via email il chitarrista Nuno Bettencourt, per sentire come sta andando questa nuova tranche di concerti e per scoprire se, magari, gli Extreme registreranno prima o poi un nuovo disco. Come bis, un veloce test di personalità…
Gli Extreme sono impegnati da oltre un anno con il tour in cui suonate tutto Pornograffitti per intero… vi sembra di essere tornati indietro di 25 anni, quando giravate il mondo per presentare il nuovo disco?
“Sì, è come nel film “Il giorno della marmotta”!
Però non suonavamo alcune di quelle canzoni da tanti anni, e penso che non abbiamo mai suonato “When I First Kissed You” dal vivo.
Devo confessare che non ero sicuro di come sarebbe andato questo nuovo tour di Pornograffitti, soprattutto perchè suoniamo le canzoni nell’ordine esatto con cui sono incise sul disco. Solitamente “More than Words” e “Get The Funk Out” verrebbero suonate molto più tardi, nella setlist, ma abbiamo visto che funzionano anche all’inizio!
Il disco ha un grande flow anche dal vivo, e ci divertiamo molto a suonarlo, aggiungendo poi le greatest hits nei bis: il concerto dura due ore!”
Noti differenze in te, nella band e nel pubblico, fra il 1990 ed il 2015?
“Come band, mi sembra che non abbiamo mai suonato meglio, insieme. Apprezziamo il fatto di non avere la pressione di pensare ad un disco che debba schizzare al numero uno delle classifiche, non avere una casa discografica enorme che ci spinge per tutto il mondo per promuovere la musica e non dovere fare duemila interviste al giorno.
Penso che apprezziamo molto quel che abbiamo ottenuto, una cosa che non riuscivamo a goderci all’epoca, presi dal turbine di eventi che ti ho appena descritto.
Il pubblico è grandioso, non ci saremmo mai immaginati un tale livello di fedeltà e di amore per la musica. Siamo grati a tutti, per tutto.”
Una delle differenze, ovviamente, sono i social media: tu sei molto attivo su Facebook, e apprezzo molto il senso dell’umorismo che sfoggi nei tuoi post. Quindi vedi social media come un male necessario, o qualcosa di cui ora non potresti fare a meno?
“Mi ci è voluto un po’ di tempo per capire come funzionano le cose, ma una volta che ho iniziato a vedere le reazioni a quel che scrivevo, ho capito che i social media sono un ottimo modo per rimanere in contatto con chiunque sia interessato a quel che ho da dire. Avere un interesse in comune ci unisce tutti, e Facebook è un’ottima piattaforma per farlo.”
Nel 2014 ti ho visto in concerto a Milano, quando gli Extreme suonarono prima degli Aerosmith. Tutto il set (che non era quello di Pornograffitti, ma più breve) è stato grandioso, e poi tu e Gary avete suonato More Than Words con una tale passione, che sembrava che aveste appena scritto questa nuova serenata per una ragazza appena incontrata, anzichè una canzone di 25 anni fa e che avrete suonato un milione di volte. Dove trovate questa passione?
“Apprezzo molto le tue parole. Gli Extreme non hanno mai “timbrato il cartellino” – diamo sembre il 110% sul palco. Quando suoniamo, è un’esperienza molto fisica, e abbiamo trovato la giusta alchimia fra di noi, ci diamo la carica a vicenda.”
Hai avvertito una certa pressione nel cantare quel brano, sapendo che Steven Tyler era al lato del palco, a cantare e ballare? Vi siete accorti della sua presenza?
“L’ho visto, sì. Come sicuramente saprai, gli Extreme vengono da Boston, e gli Aerosmith erano gli eroi cittadini. Siamo cresciuti tutti con i poster degli Aerosmith appesi alla parete, e sapere che uno dei musicisti che più ti ha influenzato è lì a guardare un tuo concerto è un’esperienza che ti rende umile.
Ho suonato la chitarra con Steven Tyler ad un concerto in SudAfrica, ma comunque il sogno nel cassetto realizzato con lui è stato quando ho suonato con Steven al concerto per i Premi Nobel. Lui è un grande fan di “More Than Words”, io sono un grande fan di tutto quel che lui ha prodotto!”
Quando gli Extreme hanno iniziato la loro carriera, i fan hanno dovuto aspettare un anno dal primo al secondo album, poi c’è stata un’attesa di due anni fra Pornograffitti e III Sides, poi un’attesa di 3 anni prima del quarto album. Poi c’è stato un disco dopo la reunion… e ora sono sette anni che non esce niente a vostro nome! Qualcosa bolle in pentola?
“Il nome originario della band avrebbe dovuto essere “The Gap Band” (-la band delle pause, NdR-), ma c’era già un altro gruppo con quel nome, ahaha!
Seriamente, per quanto sia divertente suonare questo tour di Pornograffitti, gli Extreme sono sempre stati una band che si impegna a scrivere nuova musica. Ovviamente stiamo progettando un nuovo disco. Stiamo scrivendo e cercando nuove idee, dobbiamo solo metterci d’accordo e sistemare i nostri impegni personali, per registrarlo.”
Pensi che il mondo sarebbe pronto, per un nuovo disco degli Extreme? Oppure ormai tutti sono contenti di ascoltare le vostre hit del passato?
“Non credo che il mondo stia “aspettando” il nuovo disco, ma sono sicuro che i nostri fan più fedeli vogliono sentire nuova musica.
Viviamo in un mondo diverso, rispetto a quando abbiamo inciso i primi dischi. La gente ha tempo solo per i dischi-capolavoro. Attraverso Spotify, hai a portata di mano quasi ogni disco mai creato. Quindi se vuoi pubblicare qualcosa, è meglio che valga la pena ascoltarla, perchè sarai in competizione con Led Zeppelin, Aerosmith, Van Halen, e la discografia dei migliori artisti.”
Ora permettici qualche domanda dal nostro “test di personalità”…
A parte suonare la chitarra, qual è la cosa che sai fare meglio di tutte le altre persone che conosci?
“Dormire. Arrivare in ritardo vale?”
Qual è il momento in cui sei rimasto più colpito da una celebrità incontrata?
“Provare e suonare con Paul McCartney per i Grammy Awards, lo scorso Febbraio.”
Qual è la cosa migliore della tua città natale?
“Mi ha fatto crescere con i piedi per terra.”
Quale sarebbe il titolo della tua autobiografia?
“Il miglior modo di predire il futuro, è crearselo.”
Cosa faresti se domattina ti svegliassi e scoprissi di essere James Hetfield?
“Mi prenderei una tazza di caff-YEAH e farei colazion-YEAH!”
Extreme, an interview with Nuno Bettencourt (May 2015)
Nuno, you’ve been on the Pornograffitti tour for an year now… does it feel like you’re in 1990, touring the world supporting the album that has just been released?
“Yes, it’s like ground hog day! We haven’t played some of these songs in many years. I don’t thnk we ever played “When I First Kissed You” live. I also wasn’t sure how Pornograffitti Live would feel at first, especially since we are performing the songs in the exact order they appear on the record. “More than Words” and “Get The Funk Out” would normally be played much later in the set but it actually works. The record has a great flow live and we are having fun doing it. We do a specal encore set with the songs from other records so the show runs about 2 hours!”
What are the main differences in you, in the band and in the audience, between 1990 and 2015?
“As a band, I feel we are playing the best we ever played together. We also don’t have the additonal pressures of a record breaking number 1, a giant label pushing us all over the world to promote it and the huge media storm that follows. I think we are more appreciative of what we have now and not caught up in the whirlwind as it happened back in the day. The audiences have been great. We could not have predcited this level of loyalty and love for the music. We are so greatful and thankful.”
One of the main differences, of course, is social media: you are really active on Facebook, and I really appreciate your sense of humor on it. So do you see social media as a necessary evil, or something you can’t think the world without, now?
“It actually took me a while to get into it but once I saw the responses, I realized that social media is a great tool to connect with anyone who is interested in what I have to say. To share a common interst makes us all connected. It’s a great platform.”
I saw you last year in Milan as an opening band for Aerosmith. The whole set was awesome, and then you and Gary played More Than Words with such a passion, that it felt like you had just written this brand new serenade for a girl you had just met in the audience, rather than playing a 25-year-old song. Where do you find such a passion?
“I appreciate that. Extreme has never “punched it in”. We always put out 110% and leave it all on the stage. It’s a very physical experience when we perform. There is just a great chemistry that we feed off of ach other.”
Was there any pressure in performing that song, knowing that Steven Tyler was on the stageside, dancing and singing along? Did you actually notice him going wild over your set?
“I did see him. As you know, Extreme is from Boston. Aerosmith were our hometown heroes. We all grew up with Aerosmith posters on our wall. To be recognized by one of your biggest influences is very humbling. I have had the recent honor of playing guitar with him in South Africa. But the bucketlist was performing with him at the Nobel Peace Prize Concert. He is a huge fan of “More Than Words” and I am a huge fan of everythng he has ever done!”
When Extreme started out, the fans had to wait one year between the first album and the second one, then there was a 2-year gap between Pornograffitti and III Sides, and then a 3-year gap before your fourth album. Then we got an album after the reunion… and then it’s been 7 years now! Is Extreme working on something right now?
“We were originally going to call ourselves The Gap Band, but that name was already taken! But seriously, as fun as it has been touring Pornograffitti Live, with Extreme, it has always been about making new music. We definitely plan on doing a new record. We have been writing and sending ideas back and forth but its just a matter of cooridnating our schdules so we can make the record.”
Do you think the world would be actually ready for a new Extreme album? Or people are just happy to listen to your greatest hits from the past?
“I don’t think the world is waiting but I do know our loyal fans have been wanting to hear some new music from us. We live in a different world today from when we made those records. People only have time for “great”. Through Spotify, you have almost every album ever recorded at your fingertips… on your cell phone, so if you are going to put anything out, it better be worth listening to, because you’re competing against some of the greatest catalogs ever written… Zeppelin, Aerosmith, Van Halen etc.”
-Now, when we do mailer interviews, we always attach a few “personality test” questions, if you’ve got the time to answer them…-
Aside from playing guitar, what is the one thing do you do better than any other person you know?
“Sleep. Does being late count too?”
When have you been most starstruck?
“Rehearsing and performing with Paul McCartney for the Grammy Awards last month.”
What’s the best thing about your hometown?
“It grounded me”
What would be the title of your biography?
“The Best Way to Predict the Futrue, Is To Create It.”
What would you do if you woke up tomorrow and you were James Hetfield?
“I would have a cup of coffee-AH and some breakfast-AH!”