FAB, I have a heart: testo, traduzione e video ufficiale [Anteprima Blogo]
I Have a heart di FAB: video, testo e traduzione in anteprima su Blogo.it
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Esce “I have a heart” l’ultimo singolo che torna a celebrare “Bless” un esordio accolto a piene mani dalla critica italiana. Un singolo tutto londinese che SoundsBlog vi presenta in anteprima.
“Fare musica non è semplice. È come stare sul ciglio di un burrone dopo esserci arrivato di corsa, col fiatone che ti secca la gola, lanciare un urlo e aspettare che un’eco, prima o poi, torni indietro. Questo è il mio disco, il suo titolo e'” Bless” ed è un grido che viene da lontano.”
Un nuovo video per FAB che così chiude un viaggio ricco di soddisfazioni e riscontri per il suo esordio intitolato “Bless”. Quest’ultimo video ve lo presentiamo in Anteprima: “I have a heart” è un brano che racchiude in se il senso profondo del disco, un blues metropolitano che nasce sottovoce e cresce progressivamente, affidandosi al testo e alla sua costruzione. Affronta a muso duro il tema dello smarrimento, dello sconforto, per aprirsi ad un finale inaspettato, carico di speranza. La canzone, come l’intero disco, si inserisce pienamente nel concetto di cui è permeato l’intero lavoro, quel “un occhio a me e un altro a ciò che mi circonda” che rappresenta l’ottica sulla quale sono stati costruiti i testi. L’utilizzo del piano e della viola sottolineano ed esasperano il senso di smarrimento, a accendono la speranza alla fine della composizione. Il miglior teatro per questo video non poteva che essere Londra, luogo in cui è stato concepito gran parte del disco e che esprime al meglio il contrasto tra smarrimento e speranza, elemento peculiare della canzone. Il brano è stato scritto a quattro mani con Gray Renda, che ha composto la musica e collaborato all’intero disco.
FAB, Biografia
Fabrizio Squillace, in arte Fab, affonda le radici in un rock classico di spiritualità on the road, venature ermetiche di tradizioni cantautoriali, ingredienti che caratterizzano i sei brani dell’opera prima dal titolo “Bless”.
Il Wall Street International ha definito Fab come “una promessa nel panorama del rock indipendente italiano”. L’album, a seguito di diversi concerti in giro per l’Italia, è stato presentato all’Audley, noto locale di Londra nel cuore di Mayfair e, sempre nella capitale inglese, al Walluc di Shoreditch. Un disco sordo di estetismi di moda, un lavoro di contenuto che ha preso vita tra Catanzaro, Roma e Londra ed ogni canzone racconta una storia a sé. La spiritualità, il senso di appartenenza ad un’epoca, lo smarrimento e poi ancora la strenua difesa della propria terra. L’abitudine e la perdita. Ad un primo ascolto si ritrovano soprattutto le passioni musicale dell’autore che recupera a tratti il sound ricercato degli U2, dei Depeche Mode e Arcade Fire. Ci sono venature di Nick Cave e quel senso di malinconia caro a Nick Drake. Ma quella venuta fuori da “Bless” è soprattutto una musica a sè, caratterizzata da suoni sofisticati, dall’utilizzo della viola e dell’organo che rappresentano l’elemento peculiare di questa produzione. Il primo singolo estratto dal lavoro, “Time”, è, ad esempio, un brano rock costruito sulla base di un incedere tipicamente orchestrale.
Hanno collaborato al disco: Francesco Giampà (chitarra elettrica, viola) Alex Tolomeo (piano, organo, synth) Tommy Donato (basso) Antonio Guzzomì (batteria) Gray Renda (cori, chitarra acustica) Fabrizio Rotundo (chitarra acustica). Fotografia di Alessia Francesca Muoio. Design Grafico di Inedito Srls. L’album è disponibile in tutti i maggiori stores digitali (Itunes, Amazon, Google Music, Spotify, Deezer etc.).
In apertura post l’anteprima video della canzone, in anteprima su Blogo.it
FAB, I have a heart, Testo
I have a heart
but it doesn’t work
I have a mouth
it doesn’t want to scream
I have two hands
they don’t want to bring
And I have a son
he doesn’t belong to me
I have two arms
too much sick to embrace
I have big lips
not enough for a kiss
I have a prayer
it doesn’t reach any god
I have a soul
fallen in disgrace
I have a heart
but it doesn’t work
I have a sister
she’s lost in vain
I have a voice
not so clear to speak
I have a brain
it doesn’t want to think
I haven’t a place
where I’m goin’ to
I have some tears
sliding on my face
I have a leash
but my dog is away
I have a conscience
full of burning shame
I have some love
to throw away
I have a lot of things to do
lot of things to do
I have a heart
FAB, I have a heart, traduzione
Ho un cuore che non funziona
Ho una bocca che non vuole urlare
Ho due mani che non vogliono sorreggere nulla
E ho un figlio che non mi appartiene
Ho due braccia troppo malate per abbracciare
Ho labbra grandi
ma non abbastanza per un bacio
Ho una preghiera
che non raggiunge alcun Dio
Ho un anima caduta in disgrazia
Ho un cuore
ma non funziona
Ho una sorella che è diventata matta
Ho una voce
non così chiara da farsi sentire
Ho un cervello che non vuole saperne di pensare
E non ho nessun posto dove andare
Ho lacrime
che scivolano sul mio viso
E un guinzaglio
ma il mio cane è lontano da qui
Ho una coscienza
ricolma di vergogna che brucia
e ho anche un po’ di amore
da gettare lontano
Ho tante cose da fare
tante cose da fare
Ho un cuore