Fall Out Boy, I’m Like a Lawyer… (Me & You)
Non mi soffermo molto spesso sui canali televisivi musicali, detto sinceramente, non mi impegno ad ascoltare interamente ogni minimo brano, forse perché sono troppo scottato dall’ipocrisia del mercato musicale e dal modo in cui le televisioni e le radio cercano di far diventare oro colato tutto ciò che gli passa tra le mani. Non sono
Non mi soffermo molto spesso sui canali televisivi musicali, detto sinceramente, non mi impegno ad ascoltare interamente ogni minimo brano, forse perché sono troppo scottato dall’ipocrisia del mercato musicale e dal modo in cui le televisioni e le radio cercano di far diventare oro colato tutto ciò che gli passa tra le mani.
Non sono nemmeno un grande estimatore di gruppi che in due giorni dal lancio ottengono il successo planetario; spesso ascoltandoli ho quasi l’impressione che tutto sia organizzato nei minimi particolari, chiamando 5 o 6 personaggi per poi inserirli in un contesto più grande di loro.
Ma sul nuovo del Fall Out Boy mi ci sono soffermato, forse per il video, forse per l’inciso, ad ogni modo lo considero un gran bel pezzo. Il singolo, ha un nome infinitamente lungo “I’m Like a Lawyer with the Way I’m Always Trying to Get You Off (Me + You)”, è il quarto tratto dal loro quarto album in studio Infinity On Hight. Il brano, niente da dire è forse uno dei migliori che hanno fatto, mi ha colpito parecchio l’inciso, ha una gran bella melodia e un ritmo più lento, se comparato alla stragrande maggioranza dei loro successi.
Il video fa veramente comprendere quanta dedizione ci sia appresso a questo pezzo, è uno di quelli che lascia inevitabilmente il segno. Spesso chi fa musica a livello main stream preferisce lasciare il post-it con su scritto “è tutto marketing, in realtà vi stiamo prendendo per il sedere”. In questo caso non è proprio così, il video ha un significato importante, parla della guerra in Uganda e lo fa con gli occhi di due ragazzini.
La storia narra di una ragazza e un ragazzo che si sono innamorati e lavorano sodo ogni giorno per poter studiare. Un giorno il loro villaggio viene assalito e raziato dalle truppe e il ragazzo viene fatto prigioniero. Riesce comunque a fuggire tra i campi con un amico, quest’ultimo preso e ammazzato di colpi. Una volta tornato a casa ritrova la ragazzina, ma il finale non lascia spazio al vero entusiasmo, lascia infatti intendere quanta sofferenza ci sia anche nella routine di tutti i giorni. Il video termina con una performance live della band in Africa e una scritta: www.invisiblechildren.com.