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Fedez – Sirene: il testo e l’audio del duetto con Malika Ayane

La canzone è contenuta nell’album Pop-Hoolista.

pubblicato 30 Novembre 2014 aggiornato 20 Febbraio 2021 13:49

Sirene è una canzone contenuta in Pop-Hoolista, ultimo album di Fedez, attualmente in top ten nella classifica Fimi degli album più venduti, a più di due mesi dalla pubblicazione.

Il rapper milanese, che attualmente ricopre anche il ruolo di giudice nell’ottava edizione di X Factor, per questa canzone, ha deciso di collaborare con la cantante Malika Ayane.

La canzone, al momento, sta scalando la classifica dei singoli di iTunes. Ricordiamo che, in questo periodo, Fedez è ai vertici della classifica dei singoli con un altro duetto, Magnifico, singolo realizzato in coppia con Francesca Michielin.

Sempre parlando di duetti con interpreti femminili, nell’album Pop-Hoolista sono presenti anche altre due collaborazioni, una con Noemi, nella canzone L’amore eternit, e una con Elisa, nella canzone che dà il titolo all’album.

Fedez e Malika Ayane – Sirene | Testo e Audio

Il loro canto tiene sveglia la città,
ugole di plexiglass.
Stelle intermittenza sulla boulevard.
Arcobaleni in plastica.

Stanno arrivando e sono per te.
Ti stanno chiamando e vogliono te.
Senti, stan cantando solo per te.
Si stanno avvicinando.

Il sogno più grande è permettersi di camminare sulle proprie gambe,
come le sirene.
Iniezioni di fiducia, ma non trovano le vene,
coperte dalle squame, come le sirene.
Mi devo rianimare in un paese non cosciente,
voglia di mal di mare, perchè non si muove niente.
Bere come le sirene, come l’etilene,
se conviene bene, sennò come viene, viene.

Guardando l’aurora con le facce stanche,
con l’acqua alla gola sognando le branchie.
Siamo soggetti all’usura del tempo,
ma ancora di più a quella delle banche.
Se tocchi il fondo per forza risali,
ma spesso le perle son giù nei fondali.
Davanti alla sfiga, apparire cordiali,
mai sanguinare davanti agli squali.
Sono pesci grossi con palati fini,
la realtà nuda e cruda, bikini e sashimi.
Col mare, le falle, con i polpi vivi,
calmare le acque con i sedativi.
E’ un circolo vizioso, non un circolo polare,
con più S35 che in battaglia navale.
Più cerchi di nuotare, più ti vogliono affogare.
Ti diranno mani in alto quando tu sei in alto mare.

Stanno arrivando e sono per te.
Ti stanno chiamando e vogliono te.
Senti, stan cantando solo per te.
Si stanno avvicinando.

Ulisse si è legato per resistere,
tu devi resistere per non farti legare.
Non devi annegare, ma ti devi allenare.
Gare di resistenza, pubblico ufficiale.
Posti di blocco, posti al confine,
barricate, barriere coralline.
Con gli sguardi bassi su un gelo di sassi,
ti porta a guardare le stelle marine.

Il loro canto tiene sveglia la città,
ugole di plexiglass.
Stelle intermittenza sulla boulevard.
Arcobaleni in plastica.

Stanno arrivando e sono per te.
Ti stanno chiamando e vogliono te.
Senti, stan cantando solo per te.
Si stanno avvicinando.

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