Home Fimi condanna Sanremo a morte. Siete sicuri?

Fimi condanna Sanremo a morte. Siete sicuri?

Ci sono certe affermazioni che mi fanno davvero sorridere. Non per altro, è che credo siano frutto di una strana leggerezza. Leggiamo da Musicaitaliana questa dichiarazione pubblicata sui più grandi siti web nazionali di news, frase detta da Enzo Mazza, capo della Fimi: “Il Festival di Sanremo è solo un prodotto televisivo e tra cinque

di aleali
pubblicato 7 Gennaio 2008 aggiornato 31 Agosto 2020 23:39


Ci sono certe affermazioni che mi fanno davvero sorridere. Non per altro, è che credo siano frutto di una strana leggerezza. Leggiamo da Musicaitaliana questa dichiarazione pubblicata sui più grandi siti web nazionali di news, frase detta da Enzo Mazza, capo della Fimi:

“Il Festival di Sanremo è solo un prodotto televisivo e tra cinque anni sparirà. Da anni il Festival non serve più come vetrina musicale ma si è trasformato in rito nazional popolare.

Nessuno compra più un disco per averlo ascoltato a Sanremo. Stanno nascendo alternative legate al digitale”

Trovo sia una frase non vera. Per almeno due motivi. Il primo: Sanremo da una marea di anni è al confine tra lancio commerciale per artisti non proprio sulla cresta dell’onda che vogliono ritrovare un paio di mesi di popolarità e tra chi invece cerca un trampolino di lancio per emergere nel mondo della musica. Nulla di strano, nulla di cui vergognarsi.

Che i brani non abbiano diretta influenza sulla crescita delle vendite degli artisti che fanno parte alla kermesse è un fatto certo ma non generalizzabile, visto che il mondo della musica che conta (che fa fare cassa alle case discografiche) passa ancora tutta da chi è nato a Sanremo (non ultimo l’esempio dei Negramaro), quasi senza esclusioni, basta vedere la nostra classifica italiana.

Con tutto il rispetto, signor Mazza: Sanremo non pilota più le vendite, ma è sempre uno show di grande pregio. Promuove qualcuno, scava la fossa a qualcun’altro, ma è uno dei pochi spettacoli canori dei palinsesti italiani (l’unico?) a proporre al grande pubblico esibizioni live di ottima qualità strizzando l’occhio al mercato e portando in auge solo i migliori, non chi vince il concorso.

I nomi di quest’anno li abbiamo visti tutti. Sarà un bel Sanremo, a parte qualche ovvia eccezione. Non ne dubito.