Francesco Baccini: “Su Facebook insulti gratuiti per il mio ricordo di Bowie. Collaborare con Povia? Mai più”
Francesco Baccini, ospite di Reputescion, ha detto mai più ai social, a un reality come Music Farm… e a Povia
Francesco Baccini è tornato sul caso David Bowie, che lo ha visto uscire da Facebook per le polemiche sul suo ricordo del cantante post mortem. Ospite a Reputescion, con uno strampalato look rasato-tatuato, il cantante ha così commentato l’accaduto:
“Io questa notizia l’avevo già detta in qualche altra intervista. Era uscita sul Sole 24 ore… Ero stato negli Stati Uniti perché avevo degli amici lì e mi è capitata questa cosa di conoscere David Bowie in questo club. Nel ’97 ero a Sanremo e Bowie era ospite, ci avevano già presentato cinque minuti. Quella sera, invece, ero ospite di questi amici che lavoravano come pazzi e mi lasciavano spesso volentieri da solo nel loro club. Una sera era abbastanza presto e c’erano ancora pochissime persone. C’era un signore che stava suonando la chitarra e mi sembrava un sosia preciso di Bowie. Io ho risposto con un inglese all’Alberto Sordi al barista e questo tipo mi ha iniziato a parlare in italiano. Io veramente pensavo fosse un sosia. Lui mi disse che mi aveva visto in Italia. E’ partita questa roba pazzesca sul web neanche fossi il cazzaro di turno, quasi mi fossi vantato di essere stato riconosciuto da Bowie. Ho solo raccontato un episodio della mia vita privata e ho ricevuto insulti gratuiti…. Non lo farò mai più”.
Un’altra cosa che Baccini non rifarebbe è partecipare a un talent-reality dopo l’esperienza di Music Farm:
“Quella è una cosa che il pubblico si ricorda ancora, ma che ha stupito anche me. Quando ero lì dentro pensavo che nessuno la vedesse quella roba lì. Me ne sono reso conto quando sono uscito fuori che avevo combinato un disastro ecologico e infatti volutamente per un po’ sono sparito per tornare alla vita di tutti i giorni. Quello era un esperimento, perché nella vita di tutti i giorni non sono così. Quella è la vita di tutti i giorni in galera. Se io sto due anni a Rebibbia divento così…”.
E, ancora, non rifarebbe più nulla in collaborazione con… Povia:
“Abbiamo fatto insieme una cosa nata su Internet sette-otto anni fa, l’Indipendent Music Day, poi per le nostre idee divergenti ci siamo detti ‘Ci vediamo nella prossima vita’. Noi ci siamo conosciuti perché eravamo nella stessa casa discografica, era nata quest’idea perché la musica indipendente in Italia, rispetto a dieci anni fa, è peggiorata. In Italia indipendente vuol dire sfigato, in America vuol dire figo perché dà un certo spessore”.
Non si può dire che il cantante non abbia le idee chiare su cosa non rifare mai più…