Francess, Don’t want the moonlight: video ufficiale [anteprima Blogo]
Don’t want the moonlight di Francess: guarda il video ufficiale in anteprima su Blogo.it
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A bit of italiano” è una selezione di brani della tradizione musicale italiana riarrangiati e tradotti in lingua inglese con cura e rispetto dalla cantante Francess. Il disco contiene anche un inedito in cui inglese e italiano sono fusi in una canzone sola.
«La traduzione è il mezzo che mi ha permesso di esplorare e proporre alcune delle grandi canzoni italiane in modo nuovo, dal mio punto di vista. Parola per parola verso per verso ho cercato, con la traduzione, di rispettare e rievocare il senso e l’intenzione dei brani originali».
In apertura post potete vedere, in anteprima su Blogo, il brano “Don’t Want the moonlight”, il singolo che promuove il disco. Qui sotto, a seguire, la biografia e track by track del progetto.
Diretto da Andrea Fava (FavetoFrame Videomaker) il videoclip del singolo “Don’t want the moonlight” non ha una trama vera e propria. É ambientato in un appartamento praticamente vuoto in cui l’atmosfera diventa protagonista e strumento fondamentale per raccontare questo brano. Giochi di luce e ombra suggeriscono la presenza della luna come unica compagna di una notte malinconica e solitaria.
Francess, Biografia
Fin dall’inizio Francess, nome d’arte di Francesca English, vive in un mondo multiculturale, un particolare che influenzerà la sua musica in modo sostanziale. Nata nel 1989 a New York, figlia di padre giamaicano e madre italiana, ha sempre posto l’arte e la musica al centro della sua vita. Non solo musica, la sua gioventù è temporaneamente legata ad altre forme d’arte: frequenta prima il liceo artistico, poi l’Accademia di Belle Arti, ed infine lavora presso lo studio di uno scultore. Sono i produttori Mauro Isetti ed Egidio Perduca di Sonic Factory che riescono a riportarla alla musica grazie ad una fortissima intesa reciproca ed un intenso feeling artistico.
In questi anni il team si è concentrato sulla scrittura di brani originali di respiro internazionale, con sonorità pop blues soul, nei quali la calda voce di Francess si unisce al “sound mainstream” degli arrangiamenti.
Francess ha vinto nel 2012 il Canevel Music Lab, prestigiosissimo concorso dedicato alla musica di qualità. Il concorso, che ha visto più di 500 iscritti in tutta Italia, si è concluso al Teatro Nuovo di Verona e la giuria di qualità ha decretato Francess vincitrice del primo premio con il brano “Notes and words”; il tutto in un contesto musicale ed artistico di altissimo livello. Media partner della manifestazione è stata Radio Rai Uno che ha programmato il brano sul primo canale radiofonico italiano.
In campo discografico la produzione si è mossa a livello internazionale instaurando importanti contatti con Germania e Stati Uniti. Interessante anche il riscontro che l’artista ha avuto in territorio francese: i singoli “Notes and words” e “The other half of me” vengono programmati da oltre 70 emittenti radiofoniche.
Nel 2014 Francess è protagonista nelle musiche del film “Beyond Love” di Silvio Alfonso Nacucchi essendo autrice delle sei canzoni della colonna sonora ed interprete di due di esse. Il 2015 vede l’accordo con Alberto Margheriti di Smilax Publishing per il lancio del primo album. Il team di produzione Isetti & Perduca di Sonic Factory ha infatti lavorato su 10 canzoni che presentano Francess da angolazioni diverse, facendo in modo che la raffinatezza degli arrangiamenti non perda mai di vista la forza commerciale dei brani. Il titolo del disco è APNEA. L’album viene così presentato con successo in un lungo ed impegnativo tour di concerti nella prima parte del 2016 su tutto il territorio italiano, da Palermo ad Aosta.
Parallelamente alla propria attività artistica, Francess è chiamata da Zucchero, come corista, alla presentazione dell’album Black Cat nel tour televisivo in importanti location come l’ “Arena di Verona”, “Che tempo che fa” di Fabio Fazio e il “Coca Cola Music Fest”.
Il 9 maggio 2017 è uscito il secondo lavoro in studio per l’artista dal titolo “A bit of italiano”.
A bit of italiano, Track by track
Guarda che luna è un celebre brano portato al successo da Fred Buscaglione. Nel 1959 è stato tradotto in inglese con il titolo Don’t want the moonlight. La canzone parla di un amore finito e del senso di solitudine che ne consegue. La luna, simbolo di malinconia e romanticismo, fa da cornice al sentimento raccontato in questa perla della musica italiana. Il nostro arrangiamento moderno e la nuova interpretazione del pezzo sono gli ingredienti di una canzone che abbiamo immediatamente riconosciuto come il singolo del disco. Storia e tradizione sono una risorsa da cui imparare e attingere per creare qualcosa di nuovo. Il disco contiene anche una versione acustica del brano.
Vacanze Romane , una delle canzoni più amate e conosciute dei Matia Bazar, riporta ai tempi della dolce vita raccontandone i luoghi e le atmosfere. L’uso dell’inglese mi ha permesso di esplorare e vivere questo brano in modo personale.
Attenti al lupo è una canzone scritta da Ron e cantata da Lucio Dalla. La ritmica è l’elemento chiave di questa nuova versione che mette in risalto lo spirito e la leggerezza del brano originale.
Il cielo in una stanza, capolavoro della canzone d’autore italiana, è un brano composto dal cantautore Gino Paoli. Il desiderio è quello di trasmettere con questa nuova versione, la poesia e l’atmosfera di questo brano intimo e intenso.
Good fella è l’unico inedito del disco. “Con questo brano volevo rappresentare il miscuglio culturale che esiste dentro di me con tutti i suoi contrasti. Il testo si è quindi sviluppato in modo che inglese e italiano coesistessero in una canzone sola raccontando la difficoltà nel trovare una lingua che soddisfi tutte le mie esigenze comunicative”.
Quello che le donne non dicono racconta il complesso mondo femminile. L’arrangiamento moderno e la traduzione in inglese hanno permesso la creazione di una nuova versione nata dalla volontà di rendere omaggio al celebre brano dedicato alle donne.
Passione è un bellissimo brano scritto da Neffa come tema principale del film Saturno Contro. L’amore per il pezzo e per l’autore ha determinato la scelta di inserire questa canzone nel disco.
Vengo anch’io no tu no è una canzone scritta da Enzo Jannacci insieme a Dario Fo e Fiorenzo Fiorentini. Umorismo e un po’ di teatro sono elementi che ancora mancavano al disco. Questo brano ci ha permesso di sperimentare e aggiungere nuovi colori al lavoro fatto fino a questo momento anche per quanto riguarda le esibizioni dal vivo.
Ma se ghe penso è una storica canzone in dialetto genovese scritta nel 1925 e diventata col tempo simbolo della cultura musicale ligure. Il lavoro su questo brano è iniziato quasi per scherzo e con qualche timore perché mettere mano a un brano sacro di questo calibro è sempre un rischio. Il successo riscontrato però ci ha convinti a esplorare e seguire la strada della traduzione dando il via a questo interessante percorso.