Franco 126, Ieri l’altro è il nuovo singolo (Testo e Audio)
Il testo e il video del nuovo singolo da solista di Franco 126.
A partire da oggi, lunedì 17 dicembre 2018, è disponibile negli store digitali e sulle piattaforme streaming, il secondo singolo da solista di Franco 126, il rapper romano noto soprattutto per il suo sodalizio con il rapper e produttore Carl Brave.
Dopo il singolo Frigobar, pubblicato lo scorso 10 ottobre, Franco 126 ha pubblicato un nuovo singolo intitolato Ieri l’altro, annunciato per mercoledì 19 dicembre 2018 ma uscito a sorpresa durante la giornata di oggi. Questo è il post apparso sui profili social del rapper romano: “Il pezzo è fuori ovunque. Doveva uscire dopodomani ma è uscita oggi, forse perché si chiama Ieri l’altro…”.
Ieri l’altro è una canzone prodotta da Ceri. Il testo del brano parla di Gordo, uno dei membri fondatori della crew romana CXXVI (o 126), della quale Franco 126, appunto, fa parte. Gordo è prematuramente scomparso.
Di seguito, trovate il testo di Ieri l’altro; cliccando sulla foto in alto, potete ascoltare la canzone.
Franco 126 – Ieri l’altro: il testo
Ci incontravamo in quelle scale ai gradini più in alto
Affogavamo i mozziconi in un mare d’asfalto
E mi sembra di rivedere i dettagli
Ma il tempo aggiunge sempre falsi ricordi
Spalla a spalla
Ci sentivamo tutto il mondo contro
Un’altra alba
Altro notturno che abbiamo rincorso
Non ammettevi mai di stare nel torto
Ma lo sapevi, te lo leggevo sul volto.
E se passo in quella via
Sai, guardo ancora in su
E mi aspetto che ti affacci
Un fischio e scendi giù
E certe cose, no, non so spiegarle
E forse Dio era girato di spalle
Ricordi? Sempre in strada quei giorni
A fare le ore piccole per sentirci grandi
Quando facevamo a gara di sbagli
Chiedevano chi è stato e tutti finti sordi
E lo sai che mi sembra ieri l’altro
Mi suona in testa la tua risata
Come fossi nella stanza accanto.
E noi seduti a bere, a guardare il tempo passare
E ci sembrava non passasse mai
Cercavo soldi nella borsa di mia madre
Ma ci trovavo solo guai, ehi
Quei sogni in fondo al sotto sella
E i caschi sul manubrio
Discutere per ore senza mai arrivare al punto
Un cielo scuro e noi a giocare a pallone col muro
Facevi il duro, ma con la faccia da sprovveduto
E ci dondolavamo su vecchie sedie di legno
E stavamo sempre sul punto di cadere
E di quei libri perdevamo sempre il segno
Questo silenzio non vuole tacere.
E se passo in quella via
Sai, guardo ancora in su
E mi aspetto che ti affacci
Un fischio e scendi giù
E certe cose, no, non so spiegarle
E forse Dio era girato di spalle
Ricordi? Sempre in strada quei giorni
A fare le ore piccole per sentirci grandi
Quando facevamo a gara di sbagli
Chiedevano chi è stato e tutti finti sordi
E lo sai che mi sembra ieri l’altro
Mi suona in testa la tua risata
Come fossi nella stanza accanto.
E lo sai che mi sembra ieri l’altro
Mi suona in testa la tua risata
Come fossi nella stanza accanto.