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Franco Califano ancora senza tomba: è polemica

Fino ad ora non sono state rispettate le volontà del cantautore romano che aveva espresso il desiderio di essere sepolto con i suoi familiari.

pubblicato 31 Luglio 2013 aggiornato 30 Agosto 2020 08:42

UPDATE 31 LUGLIO – Dopo quattro mesi dalla sua morte, Franco Califano è ancora senza tomba.
Come vi avevamo raccontato il cantautore romano aveva espresso la volontà di riposare sotto una grande lapide di marmo, vicino al fratello e al nipote. Ad oggi, invece, il feretro si trova in un loculo scrostato nel fornetto del cimitero di Ardea in attesa di collocazione. Ed è polemica tra il comune di Ardea e la Tac, la società incaricata della gestione della sepoltura e del pagamento. Secondo La Repubblica il contratto tra le due parti per realizzare la tomba privata del Califfo, del valore di 25 mila euro, è stato firmato soltanto una settimana fa. Questo significa che l’opera sarà pronta tra un mese e mezzo circa.
Il sindaco Luca Di Fiori ha spiegato che “ci sono stati dei problemi di soldi; ho dovuto aspettare che la Tac incassasse i proventi di una polizza fideiussoria, stipulata dall’artista, prima di scrivere l’ordinanza di permesso” Infatti il regolamento comunale prevede che chi non è cittadino di Ardea non possa essere seppellito lì. Le parole di Di Fiori, secondo il quale soltanto a metà giugno sono state date le necessarie garanzie per poter emettere l’ordinanza di deroga, sono però state messe in dubbio dall’avvocato di Califano, Marco Marcacci:

La Tac aveva i soldi fin dal giorno del funerale. Dunque l’ordinanza poteva essere fatta prima.

Franco Califano senza tomba, la Siae si mobilita

Ci sono novità per quanto riguarda la spiacevole vicenda che coinvolge, suo malgrado, Franco Califano, il cantautore romano morto a fine marzo scorso. Ad oggi la salma dell’artista è sepolta nel cimitero di Ardea, ospite del Comune, ma il Califfo aveva, come noto, espresso il desiderio di essere sepolto con i suoi familiari e in particolare accanto al fratello Salvatore, morto a 40 anni, e al nipote Franco, morto di leucemia a 18 anni; il problema è di natura economica visto che non soltanto il cantante e autore di testi straordinari non aveva predisposto in vita la somma necessaria per affrontare le spese post mortem; infatti la figlia, indicata come erede, pare non aver intenzione di occuparsi della vicenda, forse per motivi puramente economici, forse per il rapporto difficile con il padre.

Sta di fatto che, mentre nelle scorse ore l’avvocato Marco Mastracci, che per vent’anni è stato il legale del cantante, aveva assicurato che sarebbe stato fatto “di tutto per rispettare le sue ultime volontà” che comprende anche la lapide con la scritta del titolo di una sua canzone ‘Non escludo il ritorno’, nelle ultime ore è arrivata una dichiarazione che spinge in maniera ancora più decisa all’ottimismo.
Infatti il direttore generale della Siae, Gaetano Blandini, ha affermato:

Una volta appreso della triste vicenda della temporanea ‘sosta’ di Franco Califano, morto lo scorso 30 marzo, in un loculo pubblico del cimitero di Ardea, offro piena disponibilità per dare degna sepoltura al Califfo, un autore, attore e scrittore che ha contribuito a dare lustro alla musica leggera italiana.

La mobilitazione della Società italiana degli autori ed editori non può che rappresentare una novità positiva, che speriamo si concretizzi il prima possibile.

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