Franco Califano: tutto il resto è noia
Franco Califano, il ritratto del cantautore che non amava la banalità e i luoghi comuni
Le dichiarazioni di Franco Califano, insieme ai testi delle sue canzoni, riflettono al meglio il personaggio e l’artista che ci ha lasciati oggi, 30 marzo 2013. Non era il cantautore sdolcinato, lui amava essere quasi politicamente scorretto, con la sua aria dai conquistatore e la penna di uno che sa parlare di sentimenti ed emozioni
…sono andato a letto cinque minuti più tardi degli altri, per avere cinque minuti in più da raccontare.
Era uno che amava le donne, le conquiste. Non si faceva problemi a raccontare il proprio trascorso amoroso, sfuggiva alla tipica ipocrisia borghese di chi va a letto con tante donne e poi nasconde il tutto o tende a giustificarlo. Lui le descriveva apertamente:
“La donna romana è un problema, ti scordi la libertà. La milanese è più facile… se bussi ti fa entrare, senza problemi. La romana è dura, è dura perchè se la tira, senza motivo poi; la romana s’atteggia e nun se sà perchè… mi ricordo sin da allora che la romana te chiede che macchina c’hai… vole sapè che macchina c’hai perchè attraverso la macchina arriva alla tua posizione sociale…. c’hai li sordi? stai in bianco? “
Del resto, è sempre stato chiaro nelle sue parole:
“Lo scopo di un incontro è soddisfare una donna”
Se si è soliti ascoltare canzoni con cuore che batte più forte per un incontro inaspettato, di sogni per il futuro, di una vita di coppia con immancabile lieto fine, Franco ha voluto ribaltare il tutto e raccontare l’amore, l’incontro, l’intimità, sotto gli occhi di chi vive il dopo. Lo sguardo e le idee sono dell’uomo che trova piacere, che si prepara, che “ha voglia di far centro quella sera”. E poi? Poi tutto il resto è noia. Come dice lui, come vuole sottolineare scardinando i luoghi comuni delle canzoni d’amore. Noia non gioia (“no, non ho detto gioia,ma noia, noia, noia, maledetta noia”)
Per alcuni cinismo, per tanti altri una verità necessaria e onesta. Come detto da proprio da lui stesso, questa è la sua targa, se mai ne esistesse una per ogni cantautore. Del resto, in quanti hanno iniziato una ballad sentimentale – Me ‘nnammoro de te – con un “Aoh, che c’e, nessuno te conosce come me…”. Aoh. Tutto il resto è noia. E chi la vuole?
Si, d’accordo l’incontro
un’emozione che ti scoppia dentro
l’invito a cena dove c’è atmosfera
la barba fatta con maggiore cura.
la macchina a lavare ed era ora
hai voglia di far centro quella sera
si d’accordo ma poi..
tutto il resto è noia
no, non ho detto gioia,ma noia, noia, noia,
maledetta noia.
Si, lo so il primo bacio
il cuore ingenuo che ci casca ancora
col lungo abbraccio l’illusione dura
rifiuti di pensare a un’avventura.
Poi dici cose giuste al tempo giusto
e pensi il gioco è fatto è tutto a posto
si,d’accordo ma poi…
tutto il resto è noia
no, non ho detto gioia,ma noia, noia,noia
maledetta noia.
Poi la notte d’amore
per sistemare casa un pomeriggio
sul letto le lenzuola color grigio
funziona tutto come un orologio.
La prima sera devi dimostrare
che al mondo solo tu sai far l’amore
si, d’accordo ma poi..
Tutto il resto è noia
no,non ho detto noia
ma noia,noia, noia
maledetta noia.
Si d’accordo il primo anno
ma l’entusiasmo che ti resta ancora
è brutta copia di quello che era
cominciano i silenzi della sera
inventi feste e inviti gente in casa
così non pensi almeno fai qualcosa
si, d’accordo ma poi..
Tutto il resto è noia,
no, non ho detto gioia,ma noia,noia,noia
maledetta noia