Franz Ferdinand, Right Thoughts Right Words Right Action: la recensione di Soundsblog
La recensione del quarto lavoro in studio della band scozzese: un album che è un’evoluzione dei lavori passati e marca una direzione verso un suono sempre riconoscibile ma rinnovato.
Caparezza cantava che il secondo album è sempre più difficile nella carriera di un artista; ma anche il quarto non scherza, soprattutto se il cantante rivela alla vigilia dell’uscita che aveva pensato di sciogliere la band e il rischio non sembra essere passato. Questo è l’animo con cui nasce la recensione di Soundsblog per l’ultimo lavoro in studio dei Franz Ferdinand, Right Thoughts Right Words Right Action, che esce oggi 26 Agosto per la Domino Records.
Cominciamo col dire una cosa specifica: è un disco dei Franz Ferdinand in tutto e per tutto. Il loro stile ormai è definito e basta ascoltare i primi accordi della title track che apre il disco per riconoscerli ad occhi chiusi (ma orecchie aperte). Concentrati in 35 minuti di disco, tanto breve quanto il primo debutto di quasi dieci anni fa, ci sono tutti gli elementi tipici del sound Franz Ferdinand: i riff di chitarra che si piantano nel cervello, il canto ironico e fintamente svogliato di Alex Kapranos, la batteria che marca il ritmo doppiata dal basso. C’è tutto ed è a livelli essenziali per un disco che non sbaglia colpi.
Con questa identificazione marcata che li inquadra subito, la ricerca in alcuni suoni è una piacevole scoperta. Belle le sezioni di fiati che accompagnano sia Love Illumination, uno dei due singoli scelti per anticipare la promozione del disco, sia Evil Eye, il secondo brano dell’album. In generale la passata di rinfrescante new-wave funziona molto bene sui nuovi brani dei Franz Ferdinand, senza produrre terrificanti derive anni Ottanta o fastidiose reminiscenze oscure e depresse come accaduto di recente per il disco Big TV dei White Lies.
E’ la sezione ritmica a tenere alta la bandiera dell’indie-rock, marcando il passo per non far mai calare la tensione o l’intensità. I riff di chitarra sostengono la struttura e il canto di Alex Kapranos come in Right Action, primo singolo. Fresh Strawberries sembra rubare la melodia e i cori ad un brano dei Kinks, riportando la scrittura dell’indie rock agli antichi albori anni Sessanta che ne sono stati la spina dorsale.
Bullet abbandona la momentanea delicatezza per virare verso il marchio di fabbrica della band di Glasgow, innestando su una base rock un canto più glam con un riff esplosivo. La produzione di Todd Terje e Bjorn Yttling ammorbidisce alcune asperità, direzionando la carriera dei Franz Ferdinand nella giusta direzione.
Nella quantità di album e ritorni attesi per questo 2013, i Franz Ferdinand piazzano un disco buono, ben fatto, senza pretese didattiche per nessuno: c’è solo un rinnovato gusto di suonare, intrattenere e sperimentare qualcosa di nuovo che arricchisca e non snaturi la loro cifra stilistica. 35 minuti di divertimento e piacevolezza da godersi appieno.
Brani Migliori: Goodbye Lovers And Friends, Love Illumination, Fresh Strawberries, Bullet, Evil Eye, Brief Encounters
Franz Ferdinand, Right Thoughts Right Words Right Action: recensione e tracklist
1. Right Action
2. Evil Eye
3. Love Illumination
4. Stand On The Horizon
5. Fresh Strawberries
6. Bullet
7. Treason! Animals
8. The Universe Expanded
9. Brief Encounters
10. Goodbye Lovers & Friends