Kurt Cobain, in arrivo il fumetto “Who Killed Kurt Cobain?”
Da ottobre per la IDW, scritto e disegnato dall’artista francese Nicolas Otero
Sono passati più di venti anni dalla scomparsa di Kurt Cobain, ma la vita (e la morte) del cantante dei Nirvana continuano ad affascinare le masse: dopo il documentario Kurt Cobain: Montage Of Heck uscito nel 2015, ora è annunciato un fumetto intitolato Who Killed Kurt Cobain?, in uscita ad Ottobre per la IDW Publishing.
Il creatore dell’opera, alle prese con storia e disegni, è l’artista francese Nicolas Otero, che si ispirerà al libro “Le Roman de Boddah”, un lavoro di fiction che racconta episodi (reali) della vita di Kurt narrati dal punto di vista dell’amico immaginario dell’infanzia di Kurt: Boddah.
Otero parla così dell’ispirazione che l’ha spinto a creare la graphic novel:
“Avevo 17 anni quando i Nirvana suonarono a Parigi, nel 1992. Andai al loro concerto il giorno prima del mio diploma e fu un’esperienza esplosiva, potente, da farti esplodere la testa. Quando Kurt ha messo fine alla sua vita nel 1994, ho sentito parlare per la prima volta di Boddah, il suo amico immaginario che aveva da bambino.
All’epoca pensai che sarebbe stato un modo incredibile di raccontare la storia di Kurt, con Boddah come voce del narratore. Venti anni dopo, la vita mi ha fatto un fantastico dono: ho la capacità di disegnare quello che ho in testa, e posso dar corpo alla voce che mi immagino accompagnasse la vita interiore di Kurt. Spero che vi divertirete a leggere il fumetto… io mi sento come se avessi ancora 17 anni!”
Justin Eisinger, editor della IDW, ha detto:
“Ammetto che prima che me ne parlasse Nicolas, io non avevo mai sentito nominare Boddah. Tutte le informazioni che avevo su Kurt Cobain venivano da MTV, dai documentari su di lui, dai concerti registrati dal vivo. Non avevo altri punti di vista sulla vita di Kurt, ed è per questo che il lavoro di Otero mi ha colpito: esplora in modo diverso dal solito la vita e le conquiste di una persona, e ci porta a chiederci cosa c’è dentro alle persone che ammiriamo. Dopotutto, cosa sappiamo dei nostri eroi?”