Gerardina Trovato: “A Sanremo 2020 avevano scelto la canzone ma non ho una etichetta o i soldi per autoprodurmi”
Gerardina Trovato racconta il dramma che sta vivendo a “Live Non è la D’Urso” e spiega perché non è andata a Sanremo 2020
“Qui sono al sicuro? Non mi vengono a prendere gli assistenti sociali per portarmi nelle strutture protette, come li chiamano, manicomi? Imbottendoti di psicofarmaci e diventi un vegetale… dormi, 24 ore su 24.Ti interdicono, Ti mettono un tutore, ti dicono cosa devi mangiare… in questo caso il mio tutore sarebbe la mia dolce mammina che si assicura che anche dopo la sua morte, io non sia libera di usare il mio patrimonio, quello che mio padre ha lasciato a me…”.
Inizia così lo sfogo di Gerardina Trovato ospite a Live Non è la D’Urso.
“Una situazione che dura da quasi 12 mesi. Io sono viva veramente grazie alle persone di Portopalo, dove mi sono trasferita. Io devo la vita a loro, persone con le quali ho debiti. Al primo posto metto il dottor Lentini, il farmacista. E’ un medico, sa cosa significano medicine. Sa che da quando mi sono formata, a 12 anni, ho avuto problemi di pelle, ormonali (…) Ho di nuovo il mio equilibrio psicofisico. Sono perfetta adesso. Ho avuto problemi enormi, a Sanremo 2000 avevo un equilibrio psicofisico perfetto. (…) La situazione è iniziata circa 12 mesi fa. I miei soldi sono finiti in banca, se ne occupa il mio avvocato, è una cosa legale. Io ero risorta dalle macerie, da sola ho trovato il coraggio… quando mi sciolsi con Carotenuto, mia madre ha sempre pianto miseria. La Caritas mi da venti euro a settimana, 80 euro al mese”
Sul rapporto con la madre, spiega:
“Mia mamma, quando mi ha detto “Non ho più un centesimo” mi ha detto “Ammazzati, ti auguro di morire sola come un cane”. Mi fa un esposto dai carabinieri, li ha fatti chiamare dalla vicina. Ha sparato delle cose opposte… E’ andata dagli assistenti sociali dicendo l’opposto di quello che sono. Dodici mesi fa, sono risorta dalle macerie, per l’ennesima volta ho buttato tutti gli psicofarmaci… Mi si erano spaccati i capillari”
Parlando della sua esclusione a Sanremo 2020, specifica:
“Ho scritto 24 brani in un mese, due album! Tutti li ho lasciati. Avevano pure scelto la canzone, non avevo una multinazionale, dovevo sostenermi le spese di Sanremo. Hanno fatto l’impossibile ma non potevano investire. Finché avevo il conto in banca mi potevo permettere provini, mi finiscono i soldi, mi si riblocca la vita. Perdo pure Sanremo, se avessi avuto i soldi, almeno mi autoproducevo… E ripartiva la mia carriera, lei mi ha troncato anche questo”