Home Ghost a Milano: foto e commenti dal concerto all’Alcatraz, 19 Aprile 2017

Ghost a Milano: foto e commenti dal concerto all’Alcatraz, 19 Aprile 2017

Il Rituale si è compiuto: è stato un buon concerto, ma forse non ha dato la spinta che si sperava in questi tempi bui. In ogni caso, Papa Emeritus III ha anche compiuto un miracolo…

pubblicato 20 Aprile 2017 aggiornato 28 Agosto 2020 07:06

Inutile negarlo: la recente battaglia legale che ha visto coinvolti gli ex Nameless Ghoul contro Papa Emeritus III ha gettato nello sconforto parecchi fedeli dei Ghost, che si sono approcciati al Rituale di Milano con uno spirito diverso dal solito, non sapendo per chi fare il tifo, e consapevoli che i musicisti sul palco sono tutte facce nuove sotto le maschere.
I Ghost, dal canto loro, si sono presentati in maniera magnifica: incenso sparso in tutto il locale, il palco coperto da una finta (ed elegantissima) piastrellatura nera e bianca, rifiniture in marmo per sostenere la batteria, e ovviamente uno sfondo da vera chiesa di culto, una decorazione in stile rosone di vetro con pregevoli soggetti satanici.
Sulle note di Miserere Mei, Deus e Masked Ball ha inizio il rituale, e quando Papa Emeritus III si mostra ai discepoli, è scoppia un urlo ed un applauso da tutto l’Alcatraz. Alla fine lui rimae sempre “il nostro dis-pater, e la nostra alma mater”. Eppure nella sua voce c’è qualcosa che non va: canta tutto il concerto di qualche tono più basso rispetto al passato (e rispetto al disco), diventando riconoscibile solo nelle parti più “cattive” delle canzoni, quando si avvicina al growl. Questo, unito a dei suoni purtroppo impastati, danneggia abbastanza il concerto di una band che su suoni puliti e particolari ha fondato la sua fama.
Non si può imputare nulla ai nuovi Ghoul: picchiano pesante sugli strumenti e possiedono la giusta capacità tecnica per non sfigurare. Che siano nuovi musicisti lo si nota da piccoli particolari e movimenti – sembrano tutti magrissimi, il tastierista suona da seduto anzichè in piedi, un chitarrista salta spessissimo dalle casse al palco, esibendosi in spaccate volanti, ed in generale sembrano più “giocherelloni” e interessati a coinvolgere il pubblico rispetto a chi li ha preceduti.

Al netto di tutto questo, è stato un buon concerto, compreso l’immancabile siparietto con le Sisters Of Sin pescate dal pubblico per dare al pubblico stesso la benedizione papale.
Però, forse a causa dei suoni scadenti, forse a causa delle preoccupazioni che avvolgono Papa Emeritus in questi giorni, non è stato il “calcio in cul0” che si sarebbe preteso dai Ghost, per sciogliere appunto tutti i dubbi relativi alla band. Il concerto del 2015 a Trezzo rimane su un altro livello, come suoni, potenza e coinvolgimento.
Rimaniamo fiduciosi per il futuro dei Ghost, in ogni caso: ci meritiamo di vederli ancora e ancora.

Alla fine del concerto, un miracolo Papa Emeritus l’ha fatto veramente: uscendo dal locale, abbiamo trovato la Guardia di Finanza che sequestrava il merchandise contraffatto e illegale dalle bancarelle abusive!

Ghost in concerto all’Alcatraz di Milano: la setlist

Square Hammer
From the Pinnacle to the Pit
Secular Haze
Con Clavi Con Dio
Per Aspera ad Inferi
Body and Blood
Devil Church
Cirice
Year Zero
He Is
Absolution
Mummy Dust
Ghuleh/Zombie Queen
Ritual
—–
Monstrance Clock

Ghost in concerto a Milano: la diretta sui social

Oltre ad aver postato la classica foto seguita da commenti in diretta sulla pagina Facebook di MusicaMetal/Soundsblog, questa volta ho anche usato le Instagram Stories per postare qualche foto con commento direttamente dall’Alcatraz: nel caso vogliate seguirmi su Instagram, mi trovate come @mister_metallo, e questo è quello che ho postato ieri – lo salvo qui, compreso di emoji, hashtag stupidi e tutto il resto, prima che le stories lo spazzino via scadute le 24 ore.

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