Giancane, Limone: testo e video
Limone di Giancane: leggi il testo e guarda il video su Blogo.
Da venerdì 16 giugno è online Limone, il nuovo singolo di Giancane, primo estratto dal prossimo album di inediti in uscita in autunno. Il brano rievoca, al fianco delle icone della cultura pop Anni ‘80, il lato meno patinato di quell’epoca, mettendo in discussione la diffusa percezione che oggi ne celebra i suoi soli aspetti positivi, influenzando moda, costumi e arti creative. In questo brano, Giancane conserva gli echi delle tendenze più apprezzate degli anni Ottanta ma ne evidenzia il lato meno edonista.
Il pezzo è interamente suonato e prodotto da Giancane che ha rielaborato nel testo i luoghi comuni di quella decade e nella partitura le sonorità musicali più diffuse di quel periodo.
Giancane, Limone | Testo
Con gli anni Ottanta
Avete rotto il cazzo
Hanno rotto il cazzo
Già dagli anni Ottanta
Gli amori al mare
Le feste sulla spiaggia
La spada nella roccia
E quelle nelle braccia
Bello il motore
E bella la permanente
Bello anche l’AIDS
Trasmesso clandestinamente
Strane passioni
I bar della stazione
Poi tutti in fila al set
Per una goccia di metadone
E la radio passava gli Stadio e poi Ron
Vasco Rossi, Venditti e pure Simon Le Bon
Le rapine così
E le spade allo zoo
Postal Market in eccesso
Al gusto youporn
Terrificante
Le tue vacanze
A Rimini o a Riccione
Le giacche con le spalline
E nelle tasche sempre un limone
Le nero Lumberjack
I pantaloni a vita alta
Vorrei proprio ricordare tutto
Per rivivere questi anni Ottanta
Grandi Amici quelli della Tv
Canne bamba e adesso voli anche tu
Più su più su più su
Più su
E la radio passava gli Stadio e poi Ron
Vasco Rossi, Venditti e pure Simon Le Bon
Le rapine così
E le spade allo zoo
Fallo adesso è da stronzi
E fai finta di no
Terrificante
Giancane, Limone | video
Il video, che potete vedere cliccando sull’immagine d’apertura, è stato prodotto dalla società di produzione di Chef Rubio, Tumaga, e la Image Hunters a Ostia Lido, tra il luna park e l’Idroscalo, location scelte volutamente per ricreare una determinata atmosfera di disagio urbano e attingere dai ricordi d’infanzia di Giancane.