Home Gianna Nannini Il sindacato di Polizia contro il video di Gianna Nannini: “Grave oltraggio”. La replica della cantante

Il sindacato di Polizia contro il video di Gianna Nannini: “Grave oltraggio”. La replica della cantante

Polemiche da parte del sindacato della polizia per il video di Gianna Nannini, L’aria sta finendo: ecco cosa è successo e la replica

pubblicato 17 Gennaio 2021 aggiornato 27 Marzo 2024 11:05

E’ finito al centro delle polemiche il video ufficiale che accompagna il nuovo singolo di Gianna Nannini, L’aria sta finendo (che potete recuperare qui). Le critiche sono arrivate da parte del sindacato di polizia Fsp che ha duramente criticato alcune sequenze del cartone animato che accompagna il brano. Nella clip, infatti, ci sono delle immagini che mostrano agenti di polizia con il volto da maiale mentre picchiano un ragazzo di colore inerme. Un chiaro ed evidente messaggio legato alla triste e drammatica notizia della morte di George Floyd, in America, ucciso da alcuni poliziotti e che ha provocato proteste in terra americana. Eppure, Valter Mazzetti, Segretario Generale Fsp POLIZIA di Stato, in un commento riportato da Adnkronos, tuona contro quelle scene:

“Genera davvero un grande senso di disgusto il video relativo al brano di Gianna Nannini ‘L’aria sta finendo’: definito ‘evocativo’ vorrebbe racchiudere un po’ tutti i mali del mondo, ricomprendendo tra questi in modo osceno gli operatori della sicurezza, ritratti come feroci torturatori. Una cosa che riteniamo davvero vergognosa per più motivi perché gli agenti che si accaniscono su presunte vittime inermi sono disegnati con un’uniforme che richiama con chiarezza quella della POLIZIA italiana, e soprattutto perché sono raffigurati con facce di maiali. E’ un grave oltraggio che calpesta la dignità e il sacrificio di migliaia e migliaia di donne e uomini che servono lo Stato e i cittadini con onestà e con coraggio, ed è ancor più grave che un generico messaggio di sfiducia e di odio verso le forze di POLIZIA venga proprio da un’artista che ha tanto seguito, anche tra i ragazzi. La libertà e l’estro artistico non c’entrano, questo messaggio è sbagliato senza se e senza ma. Si tratta, per noi, di una provocazione becera e squallida, che non ci si aspetterebbe neppure da un cantantino alle prime armi in cerca di un po’ di attenzione mediatica. La Nannini, e chi ha creato per lei questa oscenità, non ha certo bisogno di questi mezzi per avere l’attenzione mediatica che si è guadagnata proprio perché una cantante di successo, che nei suoi innumerevoli concerti ha beneficiato parecchio del lavoro di quei ‘maiali’, e riteniamo che non dovrebbe lasciarsi andare a certi scivoloni. Sarebbe auspicabile che ritrovasse lucidità e senso civico e si scusasse con centinaia di migliaia di persone che si guadagnano quattro spiccioli onestamente rischiando la vita ogni giorno per la sicurezza sua e di tutti gli altri”

Per la scelte “ambigua” della divisa e per questo messaggio, è nata la polemiche e l’attacco da parte dei rappresentanti della polizia di Stato che ha portato, così, la stessa Gianna Nannini a prendere parola e spiegarsi attraverso un lungo messaggio su Instagram che vi riportiamo:

Io e il regista Luca Lumaca vogliamo condividere con voi delle riflessioni sul video “L’aria sta finendo”. Grazie a chi capirà che non era nelle nostre intenzioni offendere nessuno.

Il video da me creato per ‘L’aria sta finendo’ di Gianna Nannini non istiga la violenza ma semmai la condanna. Come condanna lo spreco delle risorse naturali e l’inquinamento o la mercificazione del corpo femminile o l’ingerenza dei mass media nell’opinione pubblica o semplicemente la guerra. Andrebbe visto per intero e non giudicato da un fotogramma. Non c’era nessuna intenzione di offendere le forze dell’ordine, ma solo di raffigurare l’abuso di potere in un elenco di orrori contemporanei della nostra società. Atti brutali e feroci verso persone inermi che semplicemente tutti dovrebbero criticare. L’allegoria del poliziotto con la faccia da maiale non è certamente inedita e riprende alcuni classici della cultura del novecento, da “La fattoria degli animali” di George Orwell al commissario Winchester dei Simpson, passando per i testi beat degli anni 60, non credevo che creasse ancora scalpore… Oltretutto perché è simbolo non tanto delle forze dell’ordine ma del potere politico repressivo in sé.” Pace, amore ed empatia”

https://www.instagram.com/p/CKJQr0fMEyk/

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