Giovanni Baglioni pubblica “Anima Meccanica” e suona (stasera) al BlueNote di Milano
D’impulso leggendo il suo nome viene da pensare “ecco l’ennesimo figlio di papà, che segue le orme del celebre genitore e con tutta probabilità uscirà perdente dall’impietoso confronto”. Perché è successo così tante volte che i figli degli artisti scegliessero a loro volta di fare gli artisti, non riuscendo quasi mai nell’impresa di eguagliare o
D’impulso leggendo il suo nome viene da pensare “ecco l’ennesimo figlio di papà, che segue le orme del celebre genitore e con tutta probabilità uscirà perdente dall’impietoso confronto”. Perché è successo così tante volte che i figli degli artisti scegliessero a loro volta di fare gli artisti, non riuscendo quasi mai nell’impresa di eguagliare o anche solo avvicinarsi agli ingombranti parenti.
Chissà se Giovanni Baglioni (figlio manco a dirlo dell’idolatrato Claudio) ha pensato a questa cosa nel momento in cui ha deciso di vivere di musica, scegliendo di fare tutt’altro genere per stare alla larga da una missione che – non per meriti/demeriti suoi ma per mille evidenti ragioni- si sarebbe rivelata impossibile.
A maggio uscirà il suo album d’esordio “Anima Meccanica”, e dentro non ci si troverà neppure lontanamente quello che ha fatto innamorare intere generazioni di italiani alle cose di suo papà. Niente testi romantici, niente atmosfere zuccherose, niente piccoli grandi amori insomma. Soltanto assoli di chitarra acustica.
Giovanni definisce il disco “un insieme di quadri eterogenei, pezzi senza testo che però raccontano ugualmente delle storie e suggestioni attraverso un linguaggio neppure poi così tanto ermetico”
Suona interessante, non trovate?
Ha preso in mano la prima chitarra a 8 anni, ed è stato subito amore. Ha suonato per suo padre in più di una occasione nei suoi tour, ha avuto una band con cui eseguiva cover. Ha studiato i grandi maestri e cita tra i suoi idoli il chitarrista australiano Tommy Emmanuel.
Stasera darà prova del suo talento nel tempio della musica live milanese “BlueNote”, se siete di quelle parti vi consigliamo di andare a sentirlo. Per gli altri c’è il canale MySpace personale, su cui potete ascoltare due o tre tracce del disco.
Via | SkyItalia