Home Notizie Giulia Mutti: “Dopo Sanremo Giovani, ricomincio da Le Favorite Volume I” [VIDEO]

Giulia Mutti: “Dopo Sanremo Giovani, ricomincio da Le Favorite Volume I” [VIDEO]

Giulia Mutti dopo aver partecipato a Sanremo Giovani ricomincia da un ep tutto suo, dedicato alle donne e ispirato a quattro artiste italiane molto conosciute.

pubblicato 8 Marzo 2019 aggiornato 27 Agosto 2020 14:52

Ha partecipato a Sanremo Giovani con il brano Almeno Tre, ma ora ricomincia da un nuovo ep in uscita proprio oggi, venerdì 8 marzo. Stiamo parlando di Giulia Mutti, la giovane cantautrice nata e cresciuta nel cuore della Versilia, a Marina di Pietrasanta, che sin da piccina ha iniziato a suonare il pianoforte senza allontanarsi mai dalla sua più passione più grande: fare musica. Così come lo testimoniano anche i suoi tatuaggi, sulle mani, che lei descrive come “la prova del fatto che sia nato tutto da qui, dalle mie mani. Una prova che rimarrà per sempre impressa su di me”.

Un ep che lei stessa definisce come un progetto, intitolato Le Favorite Volume I, in omaggio a quattro donne, quattro artiste speciali che a Giulia piacciono proprio perché forti e coerenti con se stesse: Arisa, NadaCarmen Consoli Gianna Nannini. La prima traccia del progetto è uscita a febbraio, durante il Festival di Sanremo. Giulia, accompagnata da un quartetto d’archi, ha ricreato a modo suo il brano Mi sento bene di Arisa, in gara al Festival. La seconda uscita è stata dedicata a Nada e ha visto la Mutti interpretare il brano Senza un perché. Poi è toccato a Carmen Consoli, della quale Giulia ha arrangiato il successo Contessa Miseria, ed infine Gianna Nannini con Notti Senza Cuore.

Ora però è tempo di Acciaio, un brano scritto dalla stessa Giulia che chiude Le Favorite Volume I con una presa di coscienza: “L’inedito nasce da una situazione di insofferenza che si trasforma in coraggio, come il coraggio di affrontare una realtà scomoda, ma anche quello di saper ascoltare chi hai di fronte”.

 

Per te Sanremo Giovani non è stato una fine ma bensì un’inizio. Come hai vissuto questa esperienza?  

Si è trattato di un’esperienza forte ma anche molto bella. Sono riuscita a viverla molto serenamente, forse anche perché convinta e soddisfatta della canzone che avevo portato, così come del team che in quei giorni avevo intorno. Insomma, è andata davvero molto bene.

Il tuo ep si intitola Le Favorite Volume I. A proposito di quel ‘volume’, significa che ci saranno altri progetti di questo tipo in futuro?

Diciamo che con quel titolo abbiamo voluto lasciare uno spiraglio, la porta aperta all’idea di proseguire sullo stesso filone in futuro. Per me è stata una cosa molto bella, che mi ha divertita molto e mi ha fatta esprimere sotto un altro punto di vista, quindi non escludo che faremo un altro volume.

Perché hai scelto di omaggiare proprio queste quattro artiste?

Perché mi piacciono per la loro coerenza. Ho scelto Arisa, Nada, Carmen Consoli e Gianna Nannini perché forse un po’ mi rappresentano. Arisa in realtà l’ho scelta perché volevo omaggiarla in occasione del Festival di Sanremo, e dato che volevo che questo progetto fosse interamente dedicato alle donne, ma che le quote rosa al Festival non erano poi moltissime… Ho pensato che lei tra tutte fosse quella che mi avesse colpito maggiormente. Credo anche che queste artiste un po’ si assomiglino e che il file rouge che le lega sia che sono tutte artiste rimaste molto coerenti al loro essere, molto coerenti al loro stile e al loro modo di fare musica così come al loro modo di esprimersi. Le considero delle artiste lungimiranti perché nel momento in cui sono ”arrivate” hanno portato una ventata d’aria fresca rispetto a quello che già c’era, e credo che anche questo sia un aspetto molto importante.

Nel tuo singolo canti “Ho il cuore elastico, non sono d’acciaio”. Quanto di Giulia Mutti racconta questa canzone?

Racconta molto di me perché, cantando quello che vivo, con me la connessione c’è sempre. Solitamente per scrivere prendo ispirazione dalle esperienze degli altri, da chi mi sta attorno, ma in questo singolo in particolare, di esperienza c’è anzitutto la mia. Credo sia un pensiero comunque quello di riuscire a perdonare se stessi e di riuscire ad affrontare la vita in una maniera differente.

 

 

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