Ai tempi della sua ufficializzazione tra i 26 cantanti Big, Noemi dichiarò con entusiasmo, sui social:
Grazie per avermi scelta, sono emozionatissima, ho il cuore in gola, suonare e cantare a Sanremo dopo quest’anno molto particolare ha un significato energetico pazzesco. Spero di fare una bella figura.
Per Noemi si tratta della sesta partecipazione al Festival di Sanremo. Il debutto risale al 2010 con Per tutta la vita; due anni dopo l’exploit con Sono solo parole, classificatasi al terzo posto; nel 2014 presentò Un uomo è un albero e Bagnati dal sole, mentre nel 2016 ha cantato La borsa di una donna. L’ultima apparizione al teatro Ariston è datata 2018 con Non smettere mai di cercarmi.
Ma di cosa parla Glicine, il brano inedito di Noemi in gara al Festival di Sanremo 2021?
Al centro del tema della canzone c’è un amore difficile, che crea dolore e sofferenza. Le cose sembrano cambiate, quasi impossibili da recuperare di questo rapporto (“Non è la primavera, Che non sento da un po’, Non sento da un po’”) nonostante i ricordi siano ancora vivi e non permettano, probabilmente, di chiudere il legame facilmente (“Sembra ieri, Sembra ieri che la sera, Ci stringeva quando tu stringevi me”).
C’è difficoltà di comunicare, la forza di darsi delle colpe e delle responsabilità su quanto accaduto e ciò che ha portato a questa situazione e condizione (“Ma forse ho solo dato tutto per scontato, E mi ripeto chе scema a non saper fingerе, Dentro ti amo e fuori tremo Come glicine di notte”).
E questo amore, quasi nostalgico e malinconico, ad oggi, nella lucidità finale della canzone, ha quasi un ruolo “tossico”, lontano dalla spensieratezza di un tempo che fu “(Non posso più tornare, A quando ero bambina, Ed ero salva da ogni male, E da te, da te, da te…”).
A seguire audio e testo della canzone, cliccando qui il video.