Gnarls Barkley, video censurato in UK
Vi abbiamo dato notizia del nuovo disco degli Gnarls Barkley, in uscita il prossimo 8 aprile. E avrete anche già ammirato il video del singolo di traino “Run”, in cui appare il prezzemolino Justin Timberlake.Oggi arriva una notizia imprevista che frena la macchina promozionale e mette in ansia l’entourage del duo americano: la filiale britannica
Vi abbiamo dato notizia del nuovo disco degli Gnarls Barkley, in uscita il prossimo 8 aprile.
E avrete anche già ammirato il video del singolo di traino “Run”, in cui appare il prezzemolino Justin Timberlake.
Oggi arriva una notizia imprevista che frena la macchina promozionale e mette in ansia l’entourage del duo americano: la filiale britannica di MTV ha deciso di non mandarlo in onda perché ritenuto potenzialmente dannoso per il pubblico. Il videoclip non ha superato l’hard test, procedura standard adottata al fine di preservare la salute dei cittadini e impedire la diffusione di contenuti pericolosi.
“Run” avrebbe al suo interno degli effetti stroboscopici in grado di scatenare crisi epilettiche negli individui predisposti; dunque niente messa in onda fino a che non verranno apportate le necessarie modifiche.
Intervistato sulla vicenda, il produttore e componente degli GB Danger Mouse minimizza:
“Non so di preciso cosa stia accadendo, ma ho sentito che c’è qualche problemino. Personalmente posso solo dire che il video è davvero cool e funziona alla grande; ma è una opinione personale, ripeto. Poi ognuno lo interpreterà a modo suo”
Presumiamo che per aggirare l’ostacolo verrà messa mano al montaggio e saranno eliminate le sequenze dannose. Stiano tranquille le ammiratrici di Justin…il suo faccino da adorabile insolente resterà dov’è.
Sorge spontanea qualche riflessione: qui da noi ci saranno problemi analoghi? Al momento non vi sono notizie in tal senso. Esiste un contenuto dannoso per gli inglesi e innocuo per tutti gli altri? Certamente no.
Allora sarà “solamente” premura eccessiva e rigida interpretazione di limiti e regolamenti dei sudditi di Elisabetta II? Magari, chissà.
Staremo a vedere…
Via | Billboard