Happy, Pharrell Williams: sei persone arrestate in Iran dopo aver girato un video per la canzone
Doveva essere un segno di gioia ma ha portato ad un’assurda conseguenza: l’arresto
Continua la mania di Happy di Pharrell Williams che ha contagiato tutto il mondo. Centinaia e centinaia di persone hanno rifatto il video della canzone come tributo e simbolo di entusiasmo e felicità. Anche in Iran, pochi giorni fa, sei ragazzi -donne e uomini- hanno pensato di fare qualcosa di simile. Ma, in questo caso, l’epilogo è stato quello più inaspettato: per loro è arrivato l’arresto. Lo scopo? Mostrare quanto Teheran sia intenzionato a fermare quello che ritiene essere un comportamento occidentale decadente – nonostante le opinioni del Presidente moderato.
Ovviamente non sono mancate le critiche dai Paesi esteri con richieste esplicite di libertà per i giovani incarcerati via social media. Williams ha scritto su Twitter: “E’ triste che questi ragazzi siano stati arrestati per aver tentato di diffondere la felicità”. Il Presidente Hassan Rouhani sembrava aver affrontato la polemica ma si è fermato prima di menzionare direttamente il video o gli arrestati.
#Happiness, La felicità è diritto del nostro popolo. Non dobbiamo essere troppo duri sui comportamenti causati dalla gioia”
Secondo alcune fonti non confermate, pare che alcuni dei ballerini fermati dopo le riprese del video, diventato virale sul web attirando così l’attenzione delle forze dell’ordine, siano già stati rilasciati. Ma è proprio l’idea in sé che possa avvenire una punizione del genere semplicemente per aver eseguito Happy a sembrare assurda. Del resto, proprio il web è strettamente regolata dalle autorità iraniane, da tempo. Siti come YouTube e Facebook sono bloccati dalla censura sebbene molti giovani iraniani utilizzino server proxy o altre soluzioni per aggirare i controlli o
Allo stesso tempO, il Presidente Rouhani ha invitato ad avere maggiore fiducia nei giovani, cercando di adoperarsi per una politica più moderata. In Iran, ancora molti vedono la tendenza a promuovere la diffusione della cultura occidentale: tra le leggi della Repubblica Islamica c’è il divieto per le donne di ballare in pubblico o apparire fuori senza coprire i capelli con l’hijab e proibisce anche alcuni siti web.
Il video che li messi nei guai mostra ventenni in occhiali da sole e abiti sui tetti di Teheran e tra le i vicoli della città. Il capo della polizia Hossein Sajedinia ha confermato la notizia dell’arresto dopo alcune settimane dalla realizzazione pratica:
“Sono stati identificati e arrestati entro sei ore dal rilascio”
Via | AbcNews