Hellfest perde il finanziamento pubblico (a causa di Phil Anselmo e politici miopi)
Un politico attacca l’Hellfest perchè i Down si esibiranno, e vengono ritirati i fondi pubblici: vittoria dei cattolici francesi anti-festival
La storia di Phil Anselmo che a fine Dimebash 2016 fa il braccio teso urlando “White Power” sembrava morta e sepolta già due settimane fa, dopo le doppie scuse “quasi in lacrime” di Anselmo. Con una mossa un po’ assurda un festival Olandese ha tolto i Down dal cartellone, ma la decisione è stata presa dal festival stesso.
Le cose sono evidentemente sfuggite di mano in Francia, invece: un politico insediatosi da due mesi nella regione della Loira, e che fin da subito ha espresso il suo disgusto verso l’Hellfest, ha utilizzato l’incidente di Anselmo per far pressione sul festival , con il risultato di togliere i fondi statali al fest perchè gli organizzatori si sono rifiutati di escludere i Down dalla lineup.
In un lunghissimo messaggio postato in francese sulla pagina dell’Hellfest, gli organizzatori riassumono la vicenda: la Signora Garnier è diventata ministro regionale della cultura nella Loira (regione dell’Hellfest) a Dicembre 2015, e subito gli organizzatori hanno chiesto un incontro per parlare del festival. La Garnier ha rifiutato un incontro da subito, dicendo alla stampa che lei era disgustata dalla musica proposta all’Hellfest e che non le piaceva che il festival avesse luogo, nonostante nei dieci anni di vita del festival la regione avesse sempre contribuito finanziariamente alla sua crescita, rivitalizzando l’economia della zona.
Il 2 Febbraio, dopo l’incidente di Phil Anselmo, un gruppo anti-Hellfest ha scritto alla Garnier sapendo di trovare sponda nella consigliera, e così è stato: subito la Garnier ha scritto all’Hellfest (facendosi viva dopo tre mesi di silenzio), chiedendo che i Down venissero rimossi dalla lineup. L’Hellfest si è rifiutato, condannando le geste di Phil ma dicendo che vanno viste in un contesto di provocazione artistica, e che niente nella carriera di Anselmo l’ha mai accostato ad adunate naziste. La Garnier ha immediatamente pubblicato un comunicato stampa in cui condannava gli organizzatori, definendoli agitatori politici intenzionati a trasformare il festival in un raduno politicizzato e quindi ritirando la sovvenzione statale – cosa che la Garnier cercava di fare da anni e anni, rimanendo in minoranza fino ad oggi, quando è salita al potere.
Gli organizzatori rispondono che da tempo si stavano preparando a questa eventualità, vedendo l’ascesa politica della Garnier, e che quindi faranno a meno del contributo statale, ricordando però pubblicamente a tutti gli elettori che l’Hellfest porta vagonate di soldi alla regione ogni anno, che ci sono nuovi posti di lavoro a tempo determinato ed indeterminato, e che il festival ha vinto per due anni di seguito il premio come “miglior festival musicale francese”.
“Quindi sì, ti dico: tieniti i tuoi soldi, noi amanti della musica estrema non abbiamo bisogno di ricevere lezioni morali da politici che non si sono mai preoccupati di venire a visitare il festival, cercando di capire quanto bene faccia alla regione nonostante le differenze culturali e musicali.”
Insomma: tutto il mondo è paese, anche “all’estero” queste pastette politiche accadono…