I Beatles, vita e carriera raccontati dalla segretaria della band, Freda Kelly nel documentario “Good Ol’ Freda”
L’intervista a Freda Kelly, ex segretaria dei Beatles e protagonista del documentario “Good Ol’ Freda”
Se oggi un assistente di una star o un ex dipendente sono pronti a raccontare segreti e dettagli sulla celebrità per la quale hanno lavorato, così non è sicuramente stato per Freda Kelly. Aveva solo diciassette anni quando iniziò a lavorare per una band ancora oggi punto di riferimento intramontabile nel panorama italiano: i Beatles.
I suoi compiti iniziali? Rispondere alle lettere del fan club ufficiale e passando ore e ore a guardare i loro concerti e le loro performance. E’ stata segretaria e non ha mai voluto raccontare qualche indiscrezione o un qualsiasi racconto privato. La sua bocca è rimasta sempre cucita, ha portato avanti con forza la sua discrezione e professionalità. Mai un accenno ad un tabloid, mai un’ammissione al mondo del gossip. Né, nel quotidiano, alla sua famiglia. Tutto questo fino all’uscita di un documentario, Good Ol’ Freda, che racconta la sua storia nella loro esistenza e carriera. Ringo Starr ha voluto partecipare al film, lasciando una sua dichiarazione, sperando in un commento anche di Paul McCartney. Dopo il salto, qualche anticipazione e retroscena raccontata dal regista Ryan White
L’uomo, fan del gruppo inglese, non aveva inizialmente idea che la donna -amica di suo zio- fosse stata la segretaria dei Beatles. Ed ecco alcuni passaggi di un’intervista a White:
Ringo Starr è stata davvero un’aggiunta dell’ultimo minuto al documentario?
Sì, ha fatto una piccola intervista. E’ ei titoli del film. Dice un paio di cose a Freda e ai suoi nipoti
Speri che Paul McCartney possa rilasciare una piccola intervista prima del rilascio ufficiale?
Vedremo. Ovviamente il focus del film è su Freda, con la partecipazione di Paul e Ringo sarebbe veramente bello, ma penso che sia un film solido anche senza. Staremo a vedere cosa succede. Ovviamente siamo rimasti molto soddisfatti quando Ringo ha deciso di fare questa cosa. E’ molto sentita.
Per quanto tempo hai girato con Freda?
Abbiamo fatto due ore di interviste per tre settimane di girato. Penso che siano circa 40 ore di interviste con lei, e poi, ovviamente, molte ore di B-roll e di interventi di altre persone su questo argomento. E per una persona che non aveva mai avuto il tempo di raccontare le sue storie alla famiglia o alle sue migliori amiche, è stato un risultato da vero campione quello di far uscire tutto fuori. Penso che le piacesse anche il processo. Si poteva letteralmente vedere il ricordo di quelle storie (…) Storie davvero affascinanti e divertenti, alcune sono davvero emozionanti anche per lei – e Freda non è una persona emotiva. Approfondire queste cose alle quali non aveva pensato per 40, 50 anni…
Si vedono alcune interviste che ha fatto in passato quando era con i Beatles nel film
Una manciata, ma non ha mai voluto e ottenuto davvero l’attenzione. Probabilmente perché non l’aveva mai ha cercata e anche perché lei stessa pensava di essere solo una segretaria. Abbiamo cercato ovunque tutto ciò che esiste di Freda, e ci sono alcune cose che si ricordava ma che non esistono più e che sono state fatte da stazioni radio di notizie del posto o giornali locali. Penso che ciò che si vede è tutto ciò che esiste di quel decennio. C’è un vero e proprio documento scritto, soprattutto perché il suo nome era su tutto e ha scritto la colonna mensile sulla rivista ufficiale dei fan dei Beatles. Ma non un vero audio o una registrazione visiva di lei
Interviene anche la produttrice, Kathy McCabe, rivelando che…
Penso che una delle parti più importanti ed emozionanti per lei sia stato tornare nella casa dell’infanzia di Ringo, perché aveva un rapporto strettissimo con i suoi genitori – la madre e il patrigno
Sembrava come l’avessero adottata…
Già. Lei ritiene la madre di Ringo una figura materna perché sua mamma è morta quando Freda era una bambina. E’ stato molto emozionante per lei. Non era stata in quella casa da quando era con loro. Hanno venduto nel ’64 e da allora non aveva letteralmente più messo piede.
La sua capacità di ricordare tutte queste storie delle quali non aveva mai parlato prima era davvero impressionante, ma certe cose capitava non se le ricordasse?
Se Freda non ricorda qualcosa, non ne parla. Non posso dirvi quante volte sono stato “abbattuto” nel cercare di convincerla a ricordare qualcosa. (…) Se lei non ricorda o non c’era, non apre la bocca. Quindi, tutto in questo film è al 100 per cento la verità. Freda è leggendaria a Liverpool per non sopportare il folklore che circonda i Beatles. Lei è sempre quella che esprime tutti questi entusiasmi e non ha alcuna pazienza per questo. Così, in molti modi, lei è la vera autorità su ciò che è vero e non è vero
C’è una sorta di malinconia che percorre tutto il film, perché non è ha mai strumentalizzato il successo dei Beatles soprattutto nella solidarietà verso i fan. E’ stato interessante, per me, imparare, soprattutto nei primi giorni, che se, per esempio, qualcuno avesse chiesto una federa che aveva toccato la testa di Ringo, lei avrebbe chiesto a Ringo di farlo e lo avrebbe poi dato ai fan. Cosa che io non posso mai immaginare possa accedere…
… Con Justin Bieber
Esattamente. Ma anche se lei ha fatto tutto quel lavoro, la sua vita ora non è commisurata. Sta ancora lavorando. Lei non ha colto i frutti…
Penso che sia interessante il fatto che tu abbia usato la parola “malinconia”. Anche io vedo quello, come altri della nostra generazione, i 15 minuti di fama. E ‘molto importante per me come regista, e come qualcuno molto vicino a Freda, che lei ottenga il riconoscimento. È per questo che ho amato raccontare questa storia. Ma se lo chiedi a lei, penso sarebbe in disaccordo con la parola “malinconia” e direbbe, “La mia vita è esattamente come voglio che sia. Non volevo essere famosa. Io non volevo arricchirmi fuori dai Beatles”. Aveva una scelta, chiudendo gli uffici del fan club, e se ne andò con tutto quello che c’era dentro. Cose veramente costose, oggetti rari dei Beatles E invece di venderli, come avrebbe potuto fare nel corso degli anni, ha dato via tutto.
Oggetti come…?
La figlia [Rachel] mi ha raccontato la storia di come lei stessa abbia avuto una specie di mentore al lavoro. La madre, Freda, era davvero felice per come questo uomo avesse supportato e sostenuto la carriera di Rachel e così gli ha dato una delle fotografie più rare con le firme di tutti e quattro i Beatles: questo è un valore da decine di migliaia di sterline. Freda l’aveva semplicemente dato a lui come ringraziamento. Ci dicono che l’altra sera Freda era a cena e che ci fosse una serata di beneficenza per combattere il cancro: ha messo insieme un pacchetto di roba dei Beatles che ha venduto per 39.000 dollari. Beh, non so quanto guadagni Freda ma 39.000 $ sono probabilmente un sacco di soldi che lei potrebbe ottenere in una sola transazione di vendita – e lei non lo farà
Sembra antitetico al suo modo di essere, fare i soldi fuori del Beatles.
E’ vero, è così.
Tuttavia i Beatles hanno fatto un sacco di soldi oltre al lavoro di lei. Vorrei solo che lei avesse un maggiore compenso
Sì, anche io. Ma non credo che lei la veda in questo modo. Mi sono chiesto un sacco di volte “Perché non si prendono cura di lei?” Se lo dico a Freda lei mi dice “Io non voglio elemosine. Io lavoro duro, sono una donna indipendente”. Ha davvero questa mentalità. E lei è felice di essere andata avanti con la sua vita. Lei non cerca l’attenzione. Non le piace. Ci diceva semplicemente come, ora, nel suo ufficio (lavora presso uno studio legale) la gente non sapesse che lei era la segretaria dei Beatles. Un articolo su di lei [per il film] è uscito in un giornale inglese, e un paio di collaboratori hanno iniziato a girare intorno alla sua scrivania dicendo: “Che diavolo? Noi non lo sapevamo!” E lei ha cercato di allontanarli dicendo: “Ho bisogno di una tazza di caffè.”
Ho scoperto una cosa davvero interessante – lei è una campionessa di privacy ma ha anche gestito l’accesso dei fan nella vita dei Beatles. Ha effettivamente inviato ai fan i loro capelli dal barbiere. Quelli sono violazioni della privacy. Lei sa di questa ironia della sorte?
Non era una violazione per lei. Era per i fan e questo è quello che stava cercando di fare. Quali fosse le richieste dei fan- se era un pezzo di una camicia, o capelli, o un chewingum,- avrebbe cercato di fare in modo che questo potesse accadere, perché anche lei era una fan e capiva quello che queste ragazze chiedevano. E non erano solo ragazze – erano anche tanti ragazzi.
Cosa speri di più per Freda con questo film?
Le ragioni di Freda nel fare questo film sono al 100 per cento genuine. Credo davvero che lei abbia fatto il film per una persona: suo nipote. Scherza dicendo che sta vivendo con i giorni contati. Lei pensa che potrebbe andare via da un momento all’altro, e questo ragazzo non potrà mai sapere nulla. Non lo ha mai definito un film o una pellicola cinematografica. Lei lo chiama “un piccolo DVD.” Immagina che diano un DVD al nipote, così un giorno potrà vederlo e capire. Penso che abbia un chiaro affetto per i fan dei Beatles ed è felice di condividere la storia con loro. Ma credo che quando si analizzi profondamente il tutto, questa cosa sia per lui. Così ho sentito la responsabilità di fare qualcosa di veramente interessante su sua nonna che fosse onesta e vera. Questa è la mia principale speranza, che un giorno arrivi a vederlo e a dire: “Wow. Mia nonna era veramente una tosta!”
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