I dieci film musicali più brutti di sempre: da Spiceworld a The Wall
Quali sono le pellicole musicali peggiori? Ecco i dieci titoli di Nme
NME ha indicato i dieci film musicali peggiori di sempre. Alzo le mani e specifico che sono loro scelte. Tra queste, alcune effettivamente sono scontate e meritano questo premio in negativo.
Se siete curiosi di sapere quali sono queste pellicole, cliccate qui sotto:
Graffiti Bridge
Graffiti Bridge potrebbe essere comodamente indicato come il peggior film, musicale e no. Il sequel non ufficiale di “Purple Rain” vede Prince riprendere il suo ruolo di The Kid, anche se il fatto che il protagonista risponde ancora a The Kid a 32 anni la dice lunga su questa farsa imbarazzante. Chi scrive questa spazzatura? Prince a quanto pare. Già, ma chi dirige questa robaccia? Prince a quanto pare. Doh.
Spiceworld
Le Spice Girls erano in vetta al mondo nel 1997, poi è arrivato Spiceworld. E ‘difficile trovare qualcosa di lontanamente salvabile in questo film. Se dobbiamo dire qualcosa di carino, allora Jools Holland viene fuori da questo pasticcio come Al Pacino se confrontato con tutti gli altri.
The Song Remains The Same
Nel momento leggendario con il manager dei Led Zeppelin Peter Grant brandisce una mazza da cricket in mezzo alle sequenze ‘fantasiose’ inserite per il film comprendi che “The Song Remains The Same” emana un cattivo odore. Cerchiamo di essere chiari, non c’è assolutamente niente di sbagliato con le performance dei Led Zeppelin al Madison Square Garden di New York, delle quali questo film è inframmezzato ma tutti i maschi alfa sconosciuti della pellicola sono difficili da sopportare
A letto con Madonna
E’ stato ipotizzato che il pubblico nel Regno Unito, non conoscesse che cosa fosse il gioco Truth or Dare (il nostro Obbligo o Verità), così hanno ottenuto “In bed with Madonna”, nel ’91, che documentava la cantante nel periodo con Warren Beatty, il suo Blonde Ambition tour, arrivando poco prima dell’impertinente libro da tavolino, Sex. Menzione d’onore anche a Body of Evidence: non è un film musicale ma è riuscito ad ottenere su RottenTomatoes.com una percentuale di gradimento del 6%
Magical Mystery Tour
Nel 1967 i Beatles hanno pensato di non poter sbagliare: ma potevano. Avevano appena pubblicato Sgt. Pepper con i plausi universali e avendo rinunciato al tour, avevano avuto un sacco di tempo tra le mani, in modo che Paul McCartney trascinasse la forza del gruppo nei loro ultimi anni con un viaggio in autobus per il West Country e una manciata di attori, lasciando che il cameramen filmasse. Si narra che anche la Regina stessa, una volta trasmesso il film in tv, abbiamo bocciato questo progetto.
Rattle and Hum
E’ un film documentario che ha accompagnato il sesto album degli U2. Rattle and Hum segna il momento di Bono dal giovane umile cristiano di Dublino alla rockstar megalomane che vaga in giro per l’America con gli stivali da cowboy come qualche strana figura messianica in un gilet di pelle e senza camicia.
Kurt & Courtney
Nick Broomfield è stato responsabile di anche alcuni bei documentari sebbene se le sue incursioni nella musica non siano forse degne di inclusione. E’ senza meta come i documentari rock fanno, alimentando cospirazioni e spulciando tra i bidoni del suicidio di Cobain. Il regista però non riesce a puntare il dito verso una direzione. Siamo partiti dallo scoprire che è stata la zia Mary a indirizzarlo verso la musica e che la Love non è esattamente la persona migliore da conoscere, cosa che avremmo immaginato anche da soli. Comunque sono 95 minuti della propria vita che non ci ridaranno indietro
Glitter
Tutto ciò che luccica non è oro, una frase che è senza dubbio stata utilizzato un centinaio di volte in merito al film del 2001 con Mariah Carey, un film terribile. È interessante notare che la mielosa e carismatica diva lasciò la Columbia nel 2000 e firmò un contratto record di 100 milioni di dollari riportati (in tutti i sensi della parola) in un contratto con la Virgin prima che il film uscisse… e fu un flop assoluto. La sua performance è stata fatta a pezzi, Carey ha subito una crisi di nervi causata dalla stanchezza e la sua carriera non ha mai veramente – e adeguatamente- ripreso quota da quel periodo in poi
It Might Get Loud
Un documentario su tre chitarristi di diverse generazioni, seduti intorno, fra loro, a parlare delle loro sei corde. The Edge, Jimmy Page e Jack White parlano, confrontano le loro tecniche e suonano assieme, mentre questi ultimi due ci raccontano come suonare una nota
The Wall
Ecco un film di 95 minuti con Bob Geldof che ha un esaurimento nervoso, si rade le sopracciglia e diventa un nazista. The Wall ripercorre la vita del personaggio immaginario Pink Floyd dai suoi giorni d’infanzia dopo la seconda guerra mondiale al suo isolamento auto-imposto come rock star