I numeri finali del Live Earth… e di Shakira
Come promesso nel post precedente, ora è tempo di bilanci per il Live Earth. Utilizzerò un criterio numerico che identificherà in maniera chiara le dimensioni strutturali e quantitative dell’iniziativa, non senza qualche inedita curiosità. A seguire, un video rappresentativo di ben altri numeri, quelli della sensualissima Shakira in “Hips don’t lie”, live dal piovoso concerto
Come promesso nel post precedente, ora è tempo di bilanci per il Live Earth. Utilizzerò un criterio numerico che identificherà in maniera chiara le dimensioni strutturali e quantitative dell’iniziativa, non senza qualche inedita curiosità. A seguire, un video rappresentativo di ben altri numeri, quelli della sensualissima Shakira in “Hips don’t lie”, live dal piovoso concerto di Amburgo.
24: le ore di concerto, anche se qualche fonte parla di 22, quindi meno delle ore promesse.
10 milioni: il numero di contatti del sito Msn Live Earth durante la diretta mondiale
2 miliardi: il numero di persone che tra tv, internet e radio hanno seguito l’evento.
6 mila: gli alberi che KT Tunstall ha dichiarato di aver fatto piantare per sopperire ai danni prodotti dalle emissioni inquinanti prodotte nel suo primo anno di debutto nel 2005.
600 mila: i partecipanti al concerto di Rio de Janeiro, che è stato completamente gratuito.
70 mila: il numero di spettatori presenti al Wembley Stadium di Londra.
Più di 100: gli artisti che si sono esibiti sui palchi internazionali.
50 mila: il numero di partecipanti al concerto di Sydney.
31.500: le tonnellate stimate di emissioni dannose prodotte dai concerti del Live Earth.
1.684.498: gli anni necessari ad una singola spia dello stand by di un televisore per consumare la stessa corrente elettrica consumata in 24 ore dal Live Earth.
130: i bambini sul palco durante la presentazione ad Amburgo del progetto ambientalista del World Future Council.
60 mila: gli spettatori del concerto tenuto nel New Jersey.
20: i minuti di esibizione medi di ogni artista.
4,5 milioni: il massimo tetto di spettatori ottenuto sul canale BBC durante l’esibizione di Madonna. Colpa della concorrenza sportiva (Wimbledon) e delle ottime condizioni climatiche di sabato, dicono.