I Righeira contro talent show: “Uccidono la creatività”
ll duo torinese scherza sull’ipotesi di non cantare più il trentennale successo Vamos a la playa.
La dichiarazione dei Righeira è di quelle che non ti aspetti. Il duo torinese infatti ha annunciato l’intenzione di non voler più eseguire Vamos a la playa, la canzone-tormentone che ha rappresentato senza dubbio alcuno il maggior successo del duo torinese (insieme a L’estate sta finendo). L’intendimento però è crollato pochi secondi dopo. Ieri sera Michael e Johnson, rispettivamente Stefano Rota e Stefano Righi, hanno precisato durante un concerto a Mura di Bergamo (e in seguito in un’intervista rilasciata a Repubblica.it) che in occasione del trentesimo compleanno del brano il regalo che “avevamo pensato di fare alla canzone e a noi” era di non cantarla più “ma saremo costretti a cantarla per sempre, ma è una bella costrizione” perché è “il popolo che ce la chiede”. L’intervista è proseguita con una parentesi sui talent show, fenomeno non particolarmente apprezzato da Stefano Righi secondo cui se i Righeira fossero nati in quel contesto dopo 30 anni non esisterebbero più:
I talent show uccidono la creatività e lasciano spazio, per carità, a personaggi che hanno talento… ma si privilegia la tecnica. Noi siamo venuti fuori in un’epoca in cui di tecnica avevamo meno 2. Però avevamo un sacco di idee. Negli anni ’80, tanti criticati, c’era spazio per le idee. La musica italiana non ha mai venduto così tanto all’estero come in quel periodo. Io vorrei che adesso succedesse qualcosa di meglio… sicuramente i talent show non sono la strada giusta.
Particolare questo punto di vista, considerando che in molti contestano X Factor, Amici et simili per motivi opposti. Nei talent, dunque, è data troppa importanza alla tecnica o ad altre componenti più fumose?
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