Home Notizie Il cd è morto? Ci pensano i Keane.

Il cd è morto? Ci pensano i Keane.

La sentenza emessa da un tribunale spagnolo riapre un’altra volta il discorso sul file sharing. Non mi inoltrerò nei meandri della legislazione ma vorrei stimolare il discorso su un argomento centrale: la fine del cd come supporto per la musica. Qualche giorno fa il presidente della EMI ha ammesso (con un ritardo a dir poco

di mrwolf
pubblicato 11 Novembre 2006 aggiornato 1 Settembre 2020 02:35

La sentenza emessa da un tribunale spagnolo riapre un’altra volta il discorso sul file sharing.
Non mi inoltrerò nei meandri della legislazione ma vorrei stimolare il discorso su un argomento centrale: la fine del cd come supporto per la musica. Qualche giorno fa il presidente della EMI ha ammesso (con un ritardo a dir poco imbarazzante) che il “cd è morto”, sottolineando la necessità di inserire nel cd materiale aggiuntivo come video e altro ancora. Io suggerirei di iniziare pubblicando i testi delle canzoni sul libretto, fattibile sin dalla nascita della stampa a caratteri mobili con Gutenberg (metà ‘400) ma che misteriosamente rimane un eccezione.
Nonostante queste auspicabili migliorie rimane il fatto che il formato digitale diventerà il più diffuso (la portabilità dei lettori è, per ora, insuperabile) e quindi apprezzo molto l’idea della Island Records di commercializzare l’ultimo singolo dei Keane in formato USB Memory Stick. Il supporto ha una memoria di 512 MB (ovviamente riutilizzabile) e contiene: la canzone in formato audio, il video, 3 screensavers e un link ad una sezione speciale del sito con un video alternativo e una competition. Il tutto a solo 4 sterline. Se tutto ciò non vi basta sappiate che il file non è coperto da DRM. Purtroppo ne hanno venduti solo 1500 copie nei negozi HMV in UK…
Quando si dice “confrontarsi con la realtà”, e affrontarla con successo.

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