Il coraggio di essere Franco su Rai 1: il documentario ricordo a un anno dalla morte del Maestro
Franco Battiato omaggiato a un anno dalla sua morte dal documentario su Rai 1 “Il coraggio di essere Franco” (anticipazioni)
Franco Battiato è morto il 18 maggio 2021 e oggi è il primo anniversario della sua scomparsa. Il cantautore rimane -e rimarrà- uno dei pilastri della musica italiana, con brani indimenticabili che ricordiamo, cantiamo e ascoltiamo con grande emozioni. Il maestro, ormai malato da tempo, si è spento nella sua casa di Milo (CT) e i funerali si sono svolti in forma strettamente privata.E questa sera, su Rai 1, un doveroso ricordo nella serata speciale “Il coraggio di essere Franco”.
Scritto e diretto da Angelo Bozzolini e prodotto da Aut Aut Production in collaborazione con Rai Documentari, il film ripercorre la vita e la carriera di uno degli autori più rivoluzionari della musica italiana, pioniere di nuovi mondi musicali. Con la voce narrante di Alessandro Preziosi, il documentario cerca di restituire anche un ritratto intimo dell’artista, grazie al racconto della nipote Cristina Battiato e al materiale inedito degli archivi fotografici della famiglia, della Rai, della Cineteca di Bologna, della Universal Music, nonché alle riprese esclusive nelle case di Milano e Milo in Sicilia, oltre che nei luoghi della spiritualità così profondamente cara a Battiato.
Il coraggio di essere Franco, anticipazioni documentario Franco Battiato
Tra i documenti inediti, i testi autografi del 1966 e le foto esclusive del suo primo duo con Gregorio Alicata, “Gli ambulanti”, insieme ad un brano mai ascoltato prima. Nessuno come Battiato è riuscito a scardinare le regole del gioco in così tanti ambiti, da quello musicale, cinematografico e televisivo, ma anche mistico e spirituale, votando la sua creatività al risveglio della coscienza del pubblico.
Dall’inizio di carriera all’incontro con la musica elettronica di Karlheinz Stockhausen, dal primo album “Fetus” (1972), fino a “La Voce del Padrone” (1981), l’album più venduto in Italia. Oltre a successi intramontabili come “L’era del cinghiale bianco”, “La Cura”, “Centro di gravità permanente”, “Cuccurucucù”. Battiato ha vissuto molte vite, diceva di sé di non essere mai nato e quindi mai morto.
Inoltre, il documentario include dalle testimonianze di artisti e personalità che maggiormente hanno contribuito al successo di Battiato, ognuna rappresentativa di un mondo artistico su cui si è espresso in prima persona: tra gli altri, Alice, Luca Madonia, Sonia Bergamasco, Willem Dafoe, Antonio Scurati, Giovanni Caccamo, Vittorio Sgarbi, Marco Travaglio. E Morgan, che esegue in anteprima “Battiato mi spezza il cuore”, il brano composto in occasione della malattia di Battiato.
Ecco le parole di Fabrizio Zappi, direttore di Rai Documentari:
Siamo felici di poter raccogliere la sfida di proporre un documentario per la prima serata di Rai 1, grazie a questo progetto così riuscito e così esauriente e approfondito nel tratteggio del percorso umano e artistico del compianto Franco Battiato. Il docufilm è arricchito dalla partecipazione dell’attore Alessandro Preziosi che racconta, commenta e accompagna lo spettatore in un viaggio mai banale e pieno di emozioni, suoni, colori e riflessioni