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Il Mondo a 45 Giri, diretta 18 Dicembre 2015: un racconto nostalgico con qualche buco di troppo

La diretta della seconda puntata de Il Mondo a 45 Giri, la trasmissione omaggio alla storica casa discografica RCA: su Blogo le anticipazioni.

pubblicato 18 Dicembre 2015 aggiornato 9 Novembre 2020 18:08

  • 21.04

    Ultimi minuti di Un posto al sole: tra poco in diretta su Blogo la seconda puntata di Il Mondo a 45 Giri. Siete pronti a canticchiare e seguire la puntata con noi?

  • 21.09

    Si comincia con la sigla girata nella notte romana.

  • 21.10

    Si comincia con Rita Pavone che canta Datemi un martello. Evergreen!

  • 21.12

    Luca Barbarossa e Gloria Guida come Uma e John in Pulp Fiction. All’amatriciana.

  • 21.13

    “L’RCA era il marchio nero che teneva Presley, Belafonte.. la cosa che mi colpiva erano le sonorità, non le aveva nessuno. Io vinsi la prima edizione della Festa degli sconosciuti, si faceva ad Ariccia con un pubblico con le palette. Io ero fanatica della musica americana, lo sono ancora.. e il mio primo disco l’ho inciso con loro”. Così Rita Pavone.

  • 21.15

    “La partita di pallone”, incisa da Rita Pavone per la RCA a soli sedici anni. Nel video con Gianni Morandi sono bellissimi. “Era tutto una rinascita, dovevamo trovare una vittoria per noi stessi” commenta la Pavone.

  • 21.17

    La RCA è stata definita “l’Olivetti delle case discografiche” per il coraggio messo nella scelta dei cantanti dell’epoca. Era nata la “musica dei giovani e per i giovani”.

  • 21.19

    Gloria Guida parte alla volta del Vaticano, per ri-raccontare la storia della RCA: portata in Italia dall’America grazie a papa Pio XII risarcimento del bombardamento americano sul quartiere di San Lorenzo, prima portò la musica americana, poi produsse gli italiani.

  • 21.21

    Luca Barbarossa ricanta Un mondo d’amore di Gianni Morandi. Il gruppo ascolto appresso fa i cori e i fischietti.

  • 21.22

    E Gloria Guida entra in tackle a cantare il secondo ritornello. Tutti in coro! “Peeeeer un mondo d’amooooreeeee”

  • 21.23

    Bruno Zambrini, compositore, ha scritto moltissimi pezzi (tra cui Un mondo d’amore, Non son degno di te, In ginocchio da te…) assieme a Franco Migliacci. “Non facevamo altro!” Racconta la nascita del pezzo appena cantato, e la scelta dell’accordo minore per il ritornello. “Sembra un pezzo religioso!” Vederlo scatenarsi al pianoforte è commovente, mentre racconta che il testo del brano nacque in dieci minuti.

  • 21.27

    L’intervista ad Ennio Morricone fatta da Walter Veltroni: il maestro racconta la nascita del pezzo “il barattolo”, cantato da Gianni Meccia. “la caratteristica di questo arrangiamento, “rotola rotola rola”, cominciai a dire di mettere un barattolo che rotola. Feci preparare una specie di discesa con dei chiodi, mettevo il barattolo ma non faceva il rumore che serviva.” Alla fine risolse nel migliore dei modi: battere il barattolo a tempo. Quel pezzo risollevò le sorti della RCA.

  • 21.29

    Secondo Morricone una delle più belle canzoni italiani è “Io che amo solo te” di Sergio Endrigo e “Senza fine” di Gino Paoli. Proprio con Paoli ha lavorato Morricone: “gli correggevo alcune armonie, non gravemente”. Parliamo anche di Sapore di sale, e dell’arrangiamento semplice e banale del pezzo. “L’arrangiamento rispondeva al sapor di sale”

  • 21.31

    Ed eccolo Gino Paoli con “Basta chiudere gli occhi”. Come sta sul tempo e mastica la melodia, solo lui. Scuola genovese purissima.

  • 21.33

    “Basta chiudere gli occhi” è stato il primo brano inciso da Paoli per la RCA, dopo il passaggio dalla Ricordi al seguito di Nanni Ricordi. “Chiedi un arrangiatore che mi piaceva, Morricone” E dici niente. Paoli fece da talent scout per qualcuno: Lucio Dalla. E anche qui, dici niente.

  • 21.35

    “Lucio Dalla era il costruttore di balle più clamoroso che abbia mai conosciuto. Era un virtuoso della balla. Decidiamo di farne un cantante e lui non ne voleva sapere: andiamo in studio e lui si vergognava. Mettiamo dei pannelli, microfono dentro.. Non sentiamo niente. Io e Reverberi entriamo… Lui era nudo, con le mutande in testa, che aspettava di cantare”

  • 21.36

    Impossibile non chiedergli il suo brano più celebre. “Sapore di sale”. E io canto appresso a lui.

  • 21.39

    I favolosi anni Sessanta sono appena iniziati: la necessità di leggerezza e allegria fanno sì che si diffondano sale da ballo, musiche lievi e la riscoperta delle vacanze. Per questo si diffondono i brani che parlano di mare.

  • 21.41

    “Legata ad un granello di sabbia” con quartetto di archi: a cantarla l’interprete originario, Nico Fidenco.

  • 21.42

    Il brano fu bocciato a Sanremo, ma l’estate lo rivalutò: i discografici della RCA azzeccarono il periodo, infatti fu il primo “disco dell’estate”. Montagne di soldi a parte.

  • 21.44

    E nella RCA, anche il debutto del giovane Riccardo Cocciante con Bella senz’anima. Il pezzo fu censurato dalla Rai.

  • 21.45

    Cocciante è in studio con Barbarossa, che lo ringrazia per avergli fatto capire i primi meccanismi del fare musica. Cocciante racconta che lui va “in trance” quando suona e si parla di una tournée che fece con i New Perigeo (progressive) e Rino Gaetano. Tre realtà diversissime, però funzionava “perché avevamo bisogno di comunicare”.

  • 21.47

    “Assieme a me arriva una corrente con Antonello Venditti, Francesco De Gregori, che erano in contrapposizione col mondo di prima. Devo dire grazie a Ennio Melis (il fondatore della RCA) perché aveva il coraggio di cambiare all’improvviso il mondo che c’era prima.” D’altronde se non cantavi di politica eri emarginato, all’epoca.

  • 21.50

    Ed ecco Mimma Gasperi, “la grande Sorella”, seduta accanto a Franco Migliacci. Racconta della distribuzione difficile del brano Bella senz’anima, censurato, e dei problemi con le radio che stavano attente alla trasmissione delle canzoni.

  • 21.51

    Un ricordo affettuoso di Rino Gaetano. “Era travagliato, aveva dei problemi dentro. Se ne andato come era” commenta Cocciante, che saluta con un pensiero: “C’è una canzone in Notre Dame De Paris che lascia un messaggio fortissimo”. E canta, appunto, i versi del brano.

  • 21.54

    Pubblicità.

  • 21.59

    Si rientra con Marco Morandi che intona un medley di Rino Gaetano: Aida, Nuntereggaepiù e Ma il cielo è sempre più blu.

  • 22.03

    Marco Morandi va in giro a portare le canzoni di Rino Gaetano da qualche anno. Si è appassionato grazie ad una compilation edita dalla RCA e portata a casa da suo padre. “Che mestiere fa tuo padre?” gli chiede Barbarossa. “Il discarolo. Il discobolo”. Marco Morandi ha fatto dedicare la strada di campagna dove abita a Rino Gaetano.

  • 22.04

    Micocci spiega il mistero nascosto dietro la celebre “Milano e Vincenzo” di Alberto Fortis, che si vuole fosse dedicata a suo padre Vincenzo Micocci. Una discussione sulle lunghezze dei brani.

  • 22.06

    Il provino nascosto di Gianni Morandi per incidere 24 mila baci, però, è una chicchetta vera.

  • 22.07

    Così come il super8 inedito di Morandi militare nell’esercito.

  • 22.08

    “Come si sopravvive all’essere il figlio di Gianni Morandi?” “Eh so’ problemi… io mi sento veramente tranquillo e da solo quando sto in bagno!”

  • 22.09

    Tra le sorprese, ora che Rita Pavone è con Marco Morandi, c’è anche il provino di lei che canta “Le mille bolle blu” per la RCA.

  • 22.11

    Marco Morandi fa un medley delle canzoni del padre, decisamente carino e in ordine cronologico. Soprattutto perché lega i testi in modo particolare e surreale.

  • 22.14

    Rita Pavone: “Io amo le ballate, e amo le canzoni scatenate. Per me non c’è la via di mezzo, non mi piacciono le canzoni flat.” Quindi sale sul palco per cantare Fortissimo, sigla di coda di Studio Uno.

  • 22.18

    Si torna all’intervista a Morricone e alle colonne sonore, che furono spesso composte negli studi della RCA. “Il lavoro nel cinema è difficile e preoccupante, ma è piacevole”. Impossibile non parlare di Sergio Leone e del loro sodalizio, soprattutto per la colonna sonora di C’era una volta il West.

  • 22.21

    Fiorella Mannoia sul palco per interpretare I treni a vapore, scritta da Ivano Fossati.

  • 22.26

    Momento intervistina con Fiorella Mannoia, Barbarossa le puntualizza che si sono incrociati nel 1988 a Sanremo. Si parla del sodalizio Mannoia-Fossati: “Io penso che nei rapporti si instauri l’affinità e la stima reciproca. Al di là della collaborazione artistica, c’è un rapporto di amicizia. Io credo che lui abbia un modo di scrivere come un abito che mi calza senza aver preso le misure”. Cosa le manca della RCA, centro della musica? “Lì c’è il più grande patrimonio della nostra canzone. C’erano degli studi che per allora erano avveniristici, c’è passata la storia della nostra musica. Qualcuno sarebbe potuto intervenire per difendere quel patrimonio della nostra musica.”

  • 22.30

    Al chilometro 12 della Tiburtina non c’è più l’RCA. Enorme, spazioso, ma questo palazzo è diventato un centro commerciale. La storia della musica italiana non abita più qui. (E su questa amarezza, pubblicità)

  • 22.37

    Shel Shapiro sale sul palco per “È la pioggia che va”. Ed è subito Rokes. (Somiglia a Robert Plant.)

  • 22.40

    Shel Shapiro racconta dei primi anni dei Rokes: il pezzo uscì nel 1966. E di una tournée con Lucio Dalla e Luciana Turina, non ne vogliamo parlare? (Insomma, tutti hanno suonato con Lucio Dalla. Così come tutti hanno fatto il militare con Gianni Morandi).

  • 22.42

    Gloria Guida “sfotte” Shel Shapiro per il suo accento: ricordano insieme che nel 1972 lui fece da produttore discografico a lei. Shapiro è stato pure produttore di Barbarossa.

  • 22.44

    “C’è una strana espressione nei tuoi occhi” compie quest’anno 50 anni. Beh tanti auguri!

  • 22.46

    Rita Pavone racconta di quando incontrò Elvis Presley alla RCA di Nashville, e lui la riconobbe perché lei era stata all’Ed Sullivan Show.

  • 22.47

    I want you to want me per Rita Pavone, in omaggio a Elvis.

  • 22.50

    Un altro figlio celebre, Paolo Jannacci: “io voglio continuare a far sentire i brani del papà, perché mi piace molto cantarli”. A me piace la sua onestà. E poi è pure bravo.

  • 22.51

    L’ironia di Paolo Jannacci è perfetta per reinterpretare i brani di Enzo, e la capacità di Barbarossa di stargli dietro fa il resto: ed ecco l’immensa “Ho visto un re”

  • 22.54

    Mimma Gasperi ha un aneddoto su Jannacci: “Ho visto un re fu bocciata dalla commissione radiofonica. Andai a parlare con un dirigente e lui mi disse: sì, la canzone è carina. Ma poi ci parli tu coi cardinali?” Giusto per far capire in che sistema si operasse.

  • 22.56

    Immancabile “Vengo anch’io (no tu no)”, interpretata da Paolo Jannacci e Luca Barbarossa.

  • 22.59

    Gloria Guida porta con sé alcuni vinili e 45 giri dell’epoca, Barbarossa rilancia con Francesco De Gregori.

  • 23.00

    Barbarossa canta “Natale” di De Gregori per chiudere definitivamente le due puntate di Il Mondo A 45 Giri. Gloria Guida ci augura un Natale pieno di musica: mi sento di dirvi che ve lo auguro anche io.

Il Mondo A 45 Giri rispecchia appieno l’atmosfera natalizia dell’incontro con i vecchi amici: c’è una scatenata Rita Pavone, Ennio Morricone, Shel Shapiro, un insolitamente allegro Gino Paoli, il “guru” Riccardo Cocciante, i due figli Marco Morandi e Paolo Jannacci ad arginare l’assenza dei padri (uno iperpresente sui social, l’altro scomparso), tutti assieme appassionatamente a rispondere alla conduzione di Luca Barbarossa.

Proprio il cantautore è la sorpresa più piacevole di questa trasmissione che va a rivangare la gloria della perduta etichetta discografica RCA, trasformata tristemente in un centro commerciale senza personalità al chilometro 12 della Tiburtina. Luca Barbarossa trova nell’alternanza ospiti-esibizioni proposta nella trasmissione lo sfogo del suo garbo innato, romano e pungente, in grado di punzecchiare con gentilezza. Il contraltare di Gloria Guida è sottile ed elegante nel gioco di una memoria calpestata dalla realtà, ma sempre viva nel ricordo e nelle canzoni che l’hanno scolpita.

Così è un susseguirsi di hit dell’epoca a spezzoni o esibizioni in studio con cover ben riuscite, filmati inediti (chicca quello di Gianni Morandi soldato), provini audio (Rita Pavone che canta Le Mille Bolle Blu, poi data a Mina) e quanto possa aiutare non tanto nella ricostruzione filologica della storia dell’etichetta, ma nella sua definitiva consacrazione -per quanto parziale: la grande assenza di Renato Zero non perdona- nei cassetti più luminosi dei ricordi.

Il Mondo A 45 Giri, diretta seconda puntata

Il Mondo a 45 Giri, la seconda puntata: in diretta su Rai 3 e su Blogo dalle 21.10, la seconda ed ultima parte della trasmissione dedicata alla storia della casa discografica RCA, punto di riferimento per la musica italiana. A condurre la trasmissione ci sono Luca Barbarossa e Gloria Guida, in una sorta di viaggio punteggiato di ospiti ed esibizioni dal vivo per ricordare i grandi brani e i grandi interpreti di questa etichetta.

Il Mondo a 45 Giri | Diretta 18 dicembre 2015 | Ospiti

Nella seconda puntata de Il Mondo a 45 Giri ci saranno molti artisti che interverranno nel corso del programma col fine di ricostruire la storia della RCA attraverso aneddoti personali, curiosità e filmati d’epoca.

Tra loro sono presenti Patty Pravo, Luca Carboni, Gino Paoli, Mario Lavezzi e Rita Pavone, così come esponenti direttamente dal passato glorioso dell’etichetta: Mal, Nico Fidenco, Edoardo Vianello e Shel Shapiro.

Inoltre sul palco e nelle interviste interverranno Tosca, Riccardo Cocciante, mentre i contributi speciali vengono da parte di Francesco De Gregori, Paolo Conte, Gianni Morandi e Ron. Preparatevi a cantare i brani che hanno fatto parte della nostra storia musicale, che vi piacciano o meno.

Paolo Jannacci e Claudia Endrigo ricordano i loro celebri papà, gli autori e promoter dell’epoca ci regalano le emozioni dei loro incontri con Luigi Tenco, Gabriella Ferri e Lucio Dalla. Presenti anche coloro che hanno reso possibile questo rinascimento italiano della canzone lavorando dietro le quinte, come i manager (Mimma Gaspari), parolieri (Franco Migliacci), talent scout (Renzo Arbore). Walter Veltroni è l’inviato speciale a casa di Ennio Morricone, che rievoca aneddoti, storie e dinamiche che determinano il successo in campo musicale.

Il Mondo a 45 Giri | Diretta 18 dicembre 2015 | Come vederlo in tv e streaming

La seconda puntata de Il Mondo a 45 Giri andrà in onda questa sera alle 21.10 su Rai 3, in diretta streaming sul sito della Rai. A 24 ore dalla messa in onda, sarà possibile rivedere la puntata su Rai Replay. Su Blogo seguiremo questo secondo e ultimo appuntamento con il nostro consueto liveblogging. Vi aspettiamo per commentare insieme!

Il Mondo a 45 Giri | Diretta 18 dicembre 2015 | Second Screen

Gli hashtag per commentare sono sia #RCA sia #IlMondoA45Giri: essendo un appuntamento in sole due puntate non esiste un sito dedicato ma solo la pagina sul sito di Rai 3.

A più tardi!

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