Il Volo rifiuta di cantare per Donald Trump: “Non possiamo appoggiare un uomo con atteggiamenti xenofobi e razzisti”
Il Volo confessa di aver rifiutato di esibirsi per la cerimonia di inaugurazione della Presidenza Trump.
Niente da fare per Donald Trump. Se il prossimo Presidente Usa troverà, alla fine, chi è disposto ad esibirsi per lui (citofonare Jackie Evancho, per il momento), si aggiunge un altro nome importante alla lista dei celebri rifiuti. Parliamo del trio tutto italiano de Il Volo, amatissimo oltreoceano, in grado di collezionare concerti sold out anche in Usa.
Gianluca Ginoble, Ignazio Boschetto e Piero Barone hanno rivelato di aver detto NO all’invito di cantare il prossimo 20 gennaio, con l’inizio ufficiale della Presidenza Trump. E non ci girano intorno nel rivelare il motivo alla base del loro rifiuto:
“Abbiamo rifiutato il suo invito perché non siamo mai stati d’accordo con le sue idee: non possiamo appoggiare un uomo che ha basato la sua ascesa politica sul populismo oltre che su atteggiamenti xenofobi e razzisti. La musica non c’entra con la politica. Non potevamo cantare per una persona con cui non condividiamo quasi niente”
Non stigmatizzano e non giudicano chi ha accettato (o accetterà) di cantare per Trump ma non si pentono della decisione presa. Sicuramente la loro esibizione avrebbe avuto un eco mondiale ma i valori, per il trio, sono più importanti di qualsiasi richiamo mediatico:
Non diremo: cosa ci siamo persi, perché la nostra è stata una decisione presa con calma. E perché tutti e tre viviamo senza rimpianti. Davanti a noi poi abbiamo un tour bellissimo, gireremo l’Italia, canteremo in posti fantastici.
Via | Corriere