Il Volo: “L’unico genere musicale che può uscire dall’Italia è il nostro”
Il trio ha anche replicato alle critiche dei colleghi dopo la vittoria a Sanremo.
La puntata di oggi de L’Arena di Giletti è stata interamente dedicata a Il Volo, trio musicale dei giovani tenorini formato da Ignazio Boschetto, Piero Barone e Gianluca Ginoble, che ha trionfato al Festival di Sanremo 2015 con il brano Grande amore.
I tre hanno cantato brani del patrimonio storico della canzone italiana, come Canzone per te di Sergio Endrigo o Piove di Domenico Modugno e dedicato un pezzetto di O’ sole mio a Bruno Vespa, in collegamento per loro.
Il trio si è poi fermato a chiacchierare a lungo con il conduttore ed ha raccontato il proprio successo (soprattutto oltreoceano) dopo l’esordio nella trasmissione di Rai1 Ti lascio una canzone della loro “madrina” Antonella Clerici. Imprescindibile un riferimento alla vittoria di Sanremo e a quel ‘Grazie Italia’ con cui l’hanno accolta che Ginoble ha commentato così:
Ho visto tanti commenti sui social, è stato criticato. Ma quel ‘grazie Italia’ è stato spontaneo. Eravamo fuori da 4, 5 anni. Sentivamo il bisogno di ringraziare gli italiani per quella vittoria.
Inevitabile che Giletti provasse a mettere un po’ di pepe in quella che comunque è stata una puntata encomiastica del suo talk e così ha chiesto ai tre come avessero preso le parole di alcuni colleghi non propriamente convinti delloro successo. Il riferimento era innanzitutto a Nek (secondo classificato) che nel corso di varie interviste aveva un po’ attribuito il loro trionfo al televoto e anche a Le invasioni barbariche aveva ribadito:
No, non lo capisco. Ma lo rispetto perché è stato voluto dagli italiani. Quello che fanno non rientra nel mio genere, ma loro hanno delle bellissime voci e sono diventati grandi all’estero. Posso solo rispettare la volontà degli altri, quella del televoto.
Pure Irene Grandi era stata critica nei loro confronti e aveva espresso perplessità rispetto al fatto che, dopo la vittoria a Sanremo, il trio rappresenterà l’Italia all’Eurovision Song Contest 2015 che si terrà a Vienna.
Come avranno risposto i giovani tenori? Con grande sicumera. Il primo a replicare è stato Ignazio:
Questo è poi il problema della società italiana, cerchiamo sempre il dispregio nelle altre persone, si va sempre a cercare quello che non va nei colleghi.
Poi Gianluca, con un pizzico di spavalderia:
L’unico genere musicale che può uscire dal nostro paese è quello che cantiamo noi, come insegna Andrea Bocelli.
Infine la stoccata di Piero:
Molti colleghi hanno commentato negativamente il fatto che andremo all’Eurovision. Se questo commento l’avessero fatto Bocelli o La Pausini che hanno un grande successo all’estero…