Immanuel Casto, Tutti Su Di Me: la recensione del libro biografico
Arriva nelle libreria l’agiografia del Casto Divo, attesissima dai fedeli e consigliata anche agli ignavi.
Ci sono tante frasi rivelatrici nella biografia di Immanuel Casto. Forse la più importante è: “Non prendetemi sul serio. Preferisco prenderlo sul serio”.
E’ questo il modo più corretto per approcciare un libro che si presenta con una costa rosa (tocco glam favoloso), con pettorali maschili in quarta di copertina, ed un titolo ammiccante come Tutti su di me. In realtà, nelle sapienti mani di Max Ribaric, la biografia diventa a tutti gli effetti una agiografia, ricca di iperboli mentre sovente il soggetto della narrazione viene individuato con i termini di Casto Divo, Aulentissimo e Vate. Se cercate il distacco critico, qui non lo troverete. Troverete anzi una voglia di tuffarsi di testa, e a bocca aperta, nella discografia di Immanuel Casto, esaminata fin da quando l’Ameno Paggetto si chiamava ancora Manuel Cuni, sguazzando nelle prime produzioni che lo consacrarono in breve tempo a Principe Del P0rn Groove.
A onor del vero, il libro compie una mirabile ellissi verso gli anni della formazione, riassumendo in due pagine i solitamente noiosi preamboli pre-adolescenziali di un artista, per puntare dritto al sodo, al momento in cui la musica inizia a “salvare” Manuel da una provincia bergamasca che gli va stretta, proiettandolo verso cd auto-masterizzati di greatest hits personali, accompagnati da packaging spettacolari e testi quantomeno singolari. In quel momento nasce Immanuel Casto, personalità alla quale è dedicato tutto il libro, lasciando in ombra il “vero” Manuel. Ma d’altronde la gente vuole il Casto Divo sotto i riflettori, un personaggio che dalle pagine emerge sempre più “larger than life” in un’Italia benpensante in cui ci si scandalizza se tre tenori poco più che ragazzini buttano a terra qualche oggetto (e qualche fece?) in una camera d’albergo.
Riuscire a far passare su Radio DeeJay un brano intitolato Sì La Do, fare incazzare l’intero Parlamento Italiano con un gioco di carte, sdoganare video sempre più elegantemente espliciti che da YouTube passano alla TV, e debuttare con il nuovo disco The Pink Album al 21esimo posto in classifica, senza promozione o corruzione, è una vittoria per chiunque lotti contro il sistema, o che lo voglia criticare con un sarcasmo degno di Oscar Wilde.
L’autore Max Ribaric ha svolto un fenomenale lavoro di ricerca nel passato, attingendo poi alla voce di Immanuel per chiarire i passaggi più oscuri. Il risultato è frutto di interviste condotte con l’artista e con molte persone che hanno lavorato con lui, con tanto di utilissime schede di approfondimento verso i dettagli più importanti della sua vita: la storia del P0rn Groove, il suo socio e musicista ispiratore Keen, le Beat Girls, Romina Falconi e l’imprescindibile scoop sui giochi da tavolo preferiti da Immanuel, corredato dalla foto di un dado D20 che risulterà più erotica di tutte le Beat Girls, per i nerd più hardcore.
La costa rosa non è l’unico elemento che rende unico il libro pubblicato dalla Tsunami Edizioni: oltre ad una veste grafica curatissima (sono poche le pagine prive di una fotografia tratta da uno sterminato archivio), c’è anche un affascinante e futuristico lato multimediale, ricco di QR Code per aiutare il lettore a visualizzare sul proprio telefono i videoclip di cui parlano le pagine. E’ un utile strumento filologico, per ricostruire come mai la prima collaborazione con una p0rnostar sia stata rovinoso sul set di Che bella la cappella, per capire come mai Checilia Principessa Venusiana non compaia nel video di An*l Beat, o perchè Beat Jennifer risulta fredda e distaccata nel video di Escort 25, con la conseguente perdita del suo “lavoro principale” di insegnante di Italiano. E inoltre: i due ragazzi presenti in Tropican*l sono rimasti in contatto con il Casto Divo?
Son proprio storie come queste, un dietro le quinte di una vita vissuta al massimo, a far risaltare la determinazione al successo di Immanuel, che lancia fotoromanzi, romanzi erotici a fumetti, film scritti e interpretati da egli stesso, arrivando infine al gioco di carte Squillo, che si guadagna una interpellanza parlamentare (ma forse fu più soddisfacente, per spirito anarchico, la reprimenda che ricevette ufficialmente dall’Accademia della Crusca per lo spelling della parola “sfintere”).
Nascono mille storie attorno ad un personaggio come Immanuel, e Tutti su di me è qui per svelarle tutte. Per i fan, ma anche per gli ignavi. Non si può rimanere indifferenti di fronte ad un auto-proclamatosi Ziggy Stardust del Bukkake.
Tutti su di Me (Immanuel Casto raccontato da Max Ribaric)
224 pagine
18,00 Euro
Scarica gratis un’anteprima del libro in formato PDF, dal sito della Tsunami Edizioni.