Italo X, ecco il rapper pro-Salvini che canta: “È meglio aiutarli a casa loro, questi sono tumori, i porti restan chiusi”
Italo X è il rapper sovranista e pro Salvini: la sua prima canzone divide l’opinione pubblica, ecco perché.
C’è un giovane nuovo rapper che si sta facendo strada. Si fa chiamare Italo X, è un trentacinquenne cresciuto nella periferia milanese, gioca sull’anonimato non rivelando il suo nome né il suo volto con chiarezza. In poche ore ha catturato l’attenzione dei media. “Le statistiche ufficiali di analytics dicono che l’interesse attorno alla mia figura sta salendo del 2763% ogni 8 ore”, scrive sui suoi canali social.
Ma qual è il motivo di cotanto interesse? Facile: il testo della sua canzone di debutto, Io sto con Salvini. Un titolo che mette tutto in chiaro e mira a dividere l’opinione pubblica, come già fa la politica. “Più la situazione di un paese è preoccupante, più per risanarlo serviranno decisioni drastiche, seppur difficili: sosteniamo chi è in prima linea e ha il coraggio di prenderle”, è il messaggio con cui ha lanciato il brano. E il testo non lascia spazio a fraintendimenti, né a mezzi termini. Italo X usa parole forti:
“Io dico che è meglio aiutarli a casa loro. Forse potremmo aiutarli davvero e non è retorica. Con tutti i problemi che ha il nostro di Paese, come possiamo solo pensare di aiutare gli altri se non riusciamo a prenderci cura di noi stessi. Se l’Italia è un organismo, questi sono tumori, intaccano i nostri valori. Vengono qua, a casa nostra, e vogliono fare i padroni. C’è chi li rimanda a casa sui barconi. Vogliono cibo e bere Negroni, la bella vita e i soldi dei lavoratori, che si fanno in quattro ogni giorno là fuori, in attesa giorni migliori. Arrivan di soppiatto, impongono religioni. Qui non si generalizza: sono malavitosi. Sono portati a esserlo perché non hanno money. Io voglio giustizia, oggi non domani. Con tutto il rispetto per gli esseri umani, ma in Italia vengon gli italiani per primi, quindi i porti restan chiusi, viva Salvini. Barboni sui barconi, se siete tanto bravi trovate le soluzioni”.
C’è già chi lo ha definito un “rapper sovranista”, chi “l’anti Bello Figo” e chi addirittura un troll. “Posso essere un troll, un folletto o persino un umano, quello che è certo è che sono italiano e ho a cuore il mio paese”, risponde lui. Quel che è certo è che ci crede molto: “Cambio le regole del RAP GAME in italia. Lo hanno già detto in molti, io lo faccio davvero, avvisati […] Per alcuni il Messia, per altri l’anticristo del Rap. In ogni caso la rivoluzione […] Il rap è una forma di cantato e nulla più. Io la sto introducendo in un mondo di ideali diversi dall’usuale, è ancora lecita la libertà di pensiero o sbaglio?”. Farà anche la rivoluzione, ma Facebook ha censurato il suo video e c’è già chi lo accusa di essersi comprato i like della pagina (anche se lui smentisce categoricamente).
Sui social, intanto, Italo X si diverte a provocare facendo politica populista: “Sapete che i migranti arrivano qui a causa delle guerre per il petrolio che mettete nella vostra auto? PERBENISTI. Per quanto vi crediate assolti siete comunque coinvolti. […] Ho un sacco di amici di colore che lavorano e si fanno il culo ogni santo giorno con me, ma la povertà genera criminalità. E i barconi portano povertà estrema. Ecco perché bisogna aiutarli a casa loro”. Non sono mancati gli insulti e le minacce. Così Italo X si vuole proteggere:
“Purtroppo nelle ultime 48 ore mi sono reso conto di non poter rivelare informazioni riguardo la mia persona. Ho ricevuto serie minacce da molti che accusano me di odio indiscriminato, chiaramente fraintendendomi, utilizzando essi stessi metodi (nella migliore delle ipotesi comunicativi) violenti ed offensivi. Dovendo tutelare l’incolumità mia e delle persone con cui mi relaziono giornalmente, mi trovo nella condizione di portare avanti un’idea senza potermi rivelare.Allo stesso tempo questo si rivela però in linea con le mie intenzioni, in quanto non rappresento la voce di un individuo ma di una collettività, da qui consegue il mio cognome X”, ha dichiarato al portale Affari Italiani.