Jain, Zanaka: “Scrivo dappertutto, la mia musica nasce ovunque”
La cantante e compositrice pubblicherà il suo primo album il prossimo 22 aprile
La conosciamo per il suo singolo allegro e leggero, “Come”, ma Jain è uno scrigno di sorprese. A partire dal suo nome d’arte, che arriva dalla religione jainista: questa giovane – e talentuosa – artista infatti è rimasta particolarmente colpita da un motto che dice “non essere deluso se perdi e non essere orgoglioso se vinci”.
Il 22 aprile uscirà il suo album d’esordio, dal sapore cosmopolita già dal titolo, “Zanaka”, che significa ‘bambino’ in malgascio, la lingua ufficiale del Madagascar. Però canta in inglese:
“Questo album è nato all’estero, non in Francia, per questo non ho usato il francese. Inoltre scrivo anche per i miei amici che non parlano francese, e per relazionarmi con loro devo scrivere in inglese. Considero questo disco come album dei viaggi, e la lingua dei viaggi è appunto l’inglese”
Jain ha iniziato la sua carriera in Africa, come ha raccontato nel corso di un incontro con la stampa italiana:
“Ho iniziato a comporre musica quando avevo 16 anni ed ero in Congo. Mia mamma è originaria del Madagascar e, anche se ci sono stata una volta sola, ho sempre ascoltato la musica che proveniva da lì fin da piccola. Queste sonorità più quelle del Congo dove ho vissuto per molti anni hanno creato la mia musica, molto incentrata sulle percussioni. Questo fa parte della mia eredità, è un elemento che voglio mantenere”
La sua copertina è davvero molto particolare. E’ stata una sua idea?
“Sì, ho portato alla mia casa discografica un’immagine di me photoshoppata con tutte le braccia, volevo evidenziare la diversità della mia musica, le mie diverse influenze. Ho più identità, vado in diverse direzioni”
Le canzoni, quelle del disco e non solo, nascono un po’ in giro. Continuamente. Jain infatti si è definita una ‘bedroom composer’:
“Scrivo in qualsiasi posto, nel van, in macchina, in treno, a casa. Ad esempio ho già tre pezzi nuovi che presento dal vivo. Per quanto riguarda i temi generali delle mie canzoni, parlo di pace e tolleranza, avevo voglia di fare un album allegro, che fa ballare, un po’ solare”
Jain vuole creare un sound contemporaneo pur volendo omaggiare le donne che l’hanno ispirata nella sua vita artistica, come Miriam Makeba (a cui è dedicato il brano “Makeba”):
“Ho fatto una canzone su Miriam Makeba non per riproporre le sue sonorità, ma per omaggiarla in salsa ‘Jain’. Mi interessa il suo messaggio umano, a casa mia si ascoltava sempre la sua musica, è una voce di famiglia”