Jessie J: ecco perchè la Gran Bretagna la ama
Jessie J. L’avevo criticata e mi obbligavo a non farmela piacere. Invece sono bastate due esibizioni acustiche per farmi ricredere e per avere il classico “schiaffo morale”. Sono pronto adesso a schierarmi con la Gran Bretagna intera che l’ha sostenuta fin dal primo momento con “Do It Like A Dude” e che continua a farlo
Jessie J. L’avevo criticata e mi obbligavo a non farmela piacere. Invece sono bastate due esibizioni acustiche per farmi ricredere e per avere il classico “schiaffo morale”. Sono pronto adesso a schierarmi con la Gran Bretagna intera che l’ha sostenuta fin dal primo momento con “Do It Like A Dude” e che continua a farlo con “Price Tag”, canzone che inizia ad avere un suo seguito anche in Italia.
Forse il suo voler presentarsi come ragazzaccia stylosa con qualche canzoncina martellante mi aveva portato sul cattivo giudizio: avevo pensato “eccone un’altra!”. Ora sono costretto a riformulare affermando “eccone un’altra che ha le carte in regola per fare bene”.
Ma avete visto cosa riesce a creare con un microfono ed una chitarra? Io non sono riuscito a toglierle gli occhi di dosso in ambedue le performance (una ve la mostriamo qui in alto, l’altra dopo il salto) e non solo perchè è bella ma perchè ha carisma da vendere. Le espressioni che fa, quella vocalità piena di personalità, il suo pseudo-rap e la sua determinazione mi hanno lasciato imbambolato. “Tiene il palco che è una bellezza” dovremmo dire. Complimenti!
Le sue canzoni comunque continuo a non apprezzarle e forse se sono stato spinto a fare delle critiche positive è proprio perchè è stata capace di farmi apprezzare le esibizioni nonostante non trovi di mio gusto i pezzi in se per se.