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Jim Morrison moriva a Parigi il 3 luglio 1971: il ricordo di Soundsblog

Il ricordo di Soundsblog a Jim Morrison, scomparso ben quarantadue anni fa

pubblicato 3 Luglio 2013 aggiornato 30 Agosto 2020 06:47

Jim Morrison non ha bisogno di spiegazioni ulteriori. Il suo nome si collega immediatamente al nome dei Doors. E’ il simbolo dei Doors.

Cantante, poeta, nato a Melbourne l’8 dicembre 1943, chiamato anche Re Lucertola (e al quale è stato dedicato anche un fossile antichissimo) è stato inserito nella top 100 dei cantanti migliori al mondo. E’ tutto suo il 47esimo posto.

I Doors sono nati nel 1965 dall’unione tra Jim Morrison (il cantante), Ray Manzarek (tastierista), Robby Krieger (chitarrista) e John Densmore (batterista). Si sono sciolti poi nel 1973. Jim era morto già da due anni.

La sua morte è spesso ammantata di mistero. Era il 3 luglio di quarantadue anni fa. In Rue Beautrellis 17 viene trovato il suo corpo privo di vita nella vasca da bagno di un appartamento. Si vocifera l’arresto cardiaco come causa ma non venne effettuata alcuna autopsia al suo corpo per verificare la motivazione della sua morte. Oltre al medico e alla fidanzata, nessuno ha mai visto il corpo del cantante. Il funerale ha compreso meno di una decina di persone all’interno del cimitero di Père Lachaise

Le leggende metropolitane sono iniziate con la voci che davano questa scomparsa come ‘finzione’, una pura messinscena: Jim sarebbe vivo, in qualche parte del mondo.

Solo voci infondate, le stesse che parlano di questo misterioso “Club dei 27”. Indica un gruppo di cantanti morti proprio all’età di 27 anni. Una sorta di maledizione che ha coinvolto Brian Jones, Jimi Hendrix, Janis Joplin, Kurt Cobain ed Amy Winehouse. Avevano tutti la stessa età e sono morti.

Vogliamo omaggiare Jim con alcune delle sue parole più belle, un poeta cantante che rimane immortale anche dopo oltre quattro decenni dalla sua scomparsa.

(dal libro, Light my fire. Versi poetici e dichiarazioni di guerra)

  • Deploro il fatto che tanta gente viva una vita tranquilla, banale e perbene quando ci sono così tante ingiustizie. Credo sia triste. È come se la gente sia destinata da qualche forma superiore di vita, dalla nascita alla morte, a condurre un’esistenza preordinata e programmata. È una tragedia
  • A nessuno interessa ciò che succede al prossimo
  • Esiste un mondo segreto dove tutti dormono. Tutto un altro mondo che ogni persona cerca di rimuovere
  • (sui brani che ha cantato) Le prime cinque o sei canzoni che ho scritto erano semplicemente annotazioni di un fantastico concerto rock che avevo nella testa. E una volta scritte, ho sentito il bisogno di cantarle. Fu circa tre anni fa. Uscii dal college e scesi in spiaggia. Non avevo niente da fare di preciso, per la prima volta ero libero, per quindici anni ero sempre andato a scuola. Era una splendida calda estate: fu a quel punto che cominciai a sentire le melodie
  • Mi considero un essere umano intelligente e sensibile con l’anima di un clown. Ed è questa a prendere il sopravvento nei momenti più importanti
  • Qualunque reazione susciti la musica, sono contento. Qualsiasi cosa, purché induca la gente a pensare. Se riesci a ottenere che un’intera sala o un intero locale pieno di gente ubriaca o fatta alla fine si svegli e pensi, stai facendo qualcosa di importante
  • Un amico è qualcuno che ti lascia totalmente libero di essere te stesso, e in particolare di sentire o di non sentire. È in questo che consiste il vero amore: lasciare che una persona sia ciò che davvero è. La maggior parte delle persone ti amano per quello che pretendono tu sia. Per ottenere il loro amore devi fingere, esibirti. Ottieni amore per la tua finzione.
  • I poeti, solitamente, diventano eroi molto tempo dopo la loro morte.
  • La paura è molto eccitante. Alla gente piace essere spaventata. È esattamente come l’attimo che precede l’orgasmo: tutti vogliono provarlo, è un’esperienza esaltante.
  • Ho bisogno di distinguermi dalla massa. Non mi sento al mio posto in mezzo alla maggioranza.
  • Le mie prime influenze sono stati i vecchi cantanti blues e quelli rock, Elvis su tutti. Li ho sentiti all’età giusta per esserne condizionato. Sembravano spalancarmi un mondo nuovo di cui neanche sospettavo l’esistenza. Uno strano paesaggio del quale riuscivo a scorgere solo qualche fugace immagine nella mia vita quotidiana
  • Alcune persone regalano facilmente la propria libertà, ma altre vi sono costrette con la forza. Veniamo imprigionati fin da piccoli. La società, i genitori, tutti ti impediscono di mantenere la libertà con cui siamo nati. Esistono maniere sottili per punire chi osa provare dei sentimenti. Basta guardarsi attorno per scoprire che tutti hanno distrutto la propria autentica natura sensibile. Ognuno di noi finisce per adeguarsi a questo scenario, imitandolo.
  • Mantengo un pessimismo illuminato riguardo alle cose, così non resto deluso quando non vanno come voglio. Non voglio una rivoluzione. La rivoluzione non è altro che il passaggio da una corrente all’altra. E io penso che una rivoluzione in questo paese sarebbe un disastro. Vale ancora la pena di lottare per gli ideali democratici. Occorre solo cambiare qualche leader, cambiare qualche legge.
  • (Frasi celebri da canzoni)

  • Sono depresso da così tanto tempo che mi sembra di star bene.
  • Ci sono quattro modi per cavarsela: uno è dormire, l’altro è viaggiare; uno è vagare su per le colline, l’altro è amare il tuo vicino di casa finché la moglie non torna
  • Quando la musica finisce, spegni le luci. La musica è la tua speciale amica, danza sul fuoco come ti dice di fare. La musica è la tua unica amica fino alla fine.
  • L’amore si nasconde nei luoghi più strani. L’amore si nasconde in volti familiari. L’amore viene quando meno te l’aspetti. L’amore si nasconde negli anfratti. L’amore viene per quelli che lo cercano. L’amore si nasconde nell’arcobaleno. L’amore si nasconde nelle strutture molecolari. L’amore è la risposta.
  • Non riesci a credere cosa provo nel vederti piangere.
  • Ragazza infelice, vola via lontano. Non perdere la tua occasione di fluttuare nel mistero. Stai morendo nella prigione che ti sei inventata
  • E, infine, una citazione necessaria che anticipa la scelta di chiusura di questo nostro post-ricordo:

    Ogni volta che ascolto The End significa qualcosa di diverso per me. Non so cosa cercavo di dire quando l’ho scritta. Era nata come una semplice canzone d’addio; addio forse solo ad una ragazza… ma io lo vedrei piuttosto come un addio all’infanzia. Non saprei specificarlo. Le immagini di quella canzone sono sufficientemente complesse e universali da potergli attribuire qualsiasi significato tu voglia

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