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Addio al chitarrista e musicista Jimmy Villotti

Jimmy Villotti è scomparso a 78 anni nella sua Bologna. Una carriera lunga di collaborazioni come musicista e chitarrista

6 Dicembre 2023 11:59

Jimmy Villotti è morto, nella sua Bologna, a 78 anni. Nato il 7 dicembre 1944, il musicista e chitarrista è scomparso a poche ore dal suo 79esimo compleanno, dopo una lunga malattia. Marco, questo il suo nome all’anagrafe, nel corso della sua lunga e fiorente carriera, ha collaborato con artisti italiani dal calibro di Lucio Dalla, Francesco Guccini e Gianni Morandi.

Fin da giovane ha studiato chitarra e pianoforte, iniziando a suonare con i Meteors e ad accompagnare Gianni Morandi nella prime serate live. Tra gli anni Settanta e Ottanta arrivano le collaborazioni con i grandi nomi della musica italiana: Lucio Dalla, Ornella Vanoni, Gianni Morandi, Luca Carboni, Stadio e Francesco Guccini.

Con il passare degli anni, diventa sempre più insistente e urgente la sua passione assoluta per il jazz. A quel punto, Jimmy Villotti inizia a studiare sempre più e dedicarsi alla sperimentazione, pubblicando alcuni dischi. Continua, parallelamente, ad essere anche autore, scrivendo per Gianni Morandi il brano “Io sono un treno”, dove c’è una dedica d’amore alla sua Bologna, parlando anche di se stesso con la metafora dei musicisti perennemente in viaggio.

Nel 2008 trionfa nella terza edizione del premio I suoni della Canzone, istituito dal Club Tenco di Sanremo.

In un’intervista del 2016 su “Accordo” dichiarò:

A mio parere per avvicinarsi al jazz bisogna cominciare dai primordi: dal blues, poi passando attraverso tutti gli stili che hanno variegato questa musica si arriva allo swing, al mainstream, al be bop, al cool jazz, all’hard bop fino alle espressioni più moderne.

E, ricordando le prime esperienze come musicista per Gianni Morandi, rivela:

Sì, con Gianni Morandi, con il quale suonai in una sola tournèe dopo aver partecipato al film “In ginocchio da te”. Facevo parte del complesso musicale “Meteors” e quando partii nel 1966 per il servizio militare dovetti abbandonare non solo il gruppo ma anche tutte le esperienze fino a quel momento acquisite.
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