John De Leo – Il Grande Abarasse Tour 2014 | Live Report
John De Leo ha aperto a Salerno Il Grande Abarasse Tour 2014 che porta in giro per l’Italia il suo ultimo lavoro discografico.
John De Leo ‘è’ Il Grande Abarasse: voce, anima e corpo si fondono nello show che ha debuttato sabato 15 novembre a Salerno in occasione della serata finale di Linea d’Ombra – Festival Culture Giovani, appuntamento annuale dedicato alla forme della creatività artistica che ha chiuso con la tappa inaugurale del tour dell’ex cantante dei Quintorigo.
Lo vedi sul palco circondato dal violoncello di Paolo Baldani, da Valeria Sturba al violino, violino elettrico e theremin, da Silvia Valtieri al pianoforte e alla fisarmonica, Dimitri Sillato al violino, Piero Bittolo Bon e Beppe Scardino al sax baritono e al clarinetto basso, Fabrizio Tarroni alla chitarra semi-acustica, Franco Naddei all’elaborazione del suono live e ti rendi subito conto di quanto fosse in fondo ‘costretto’ nella forma-band e come sia decisamente a suo agio con un ‘Orchestra’ al ‘suo servizio’.
La sua voce è lo strumento dominante di tutto lo spettacolo, perché di questo si tratta: un vero e proprio spettacolo per voce e corpo, in un mix di suoni e di colori vocali che ti dà tutta la sensazione di essere in quel ‘condominio’ immaginato nella creazione de “Il Grande Abarasse”, le dinamiche un po’ folli che legano e allontanano gli abitanti, tra musica classica, electro, colonne sonore cinematografiche, jazz, cantautorato, omaggi ai grandi della tradizione italiana.
Non poteva esserci, quindi, migliore location se non quella di un palco teatrale per la messa in scena, asciutta ed essenziale, di questo tour che è tutto nell’espressività talvolta grottesca, più spesso divertita, di De Leo e per le tinte della sua voce che competono con gli strumenti in scena.
Al centro di tutto il nuovo album: entra in scena con Il Gatto Persiano_Theme, si prosegue con La Mazurka del Misantropo, che travolge e si fa quasi film nell’ascolto, Io non ha senso, Primo Moto Ventoso, con il theremin di Valeria Sturba, Le chien et le flacon (dal precedente album solista, Vago Svanendo), Apocalissi Mantra Blues, 50 Euro (Trappo-Lounge), quindi Muto (come un pesce rosso), intervallate da ghost track che mettono in evidenza tutta la sua abilità vocale. Per il doppio bis un brano per voce e doppio sax mentre la chiusura è tutta per Spiega la vela, altro brano tratto dal suo primo CD da solista, datato 2007.
L’impressione è che la ‘scaletta’ del concerto sia una pura traccia da reinventare e ricostruire tappa dopo tappa, adattandola al contesto e al pubblico. Dopo il debutto a Salerno, Il Grande Abarasse Tour 2014 proseguirà a Pescara. Intanto godiamoci la sua voce.